Esteri

Ucraina, l’avanzata nel sangue. Lo ammette pure il Washington Post: “Ingenti perdite”

di Ernesto Ferrante -


L’Ucraina ha rivendicato progressi sui fronti di Bakhmut e Zaporizhzhia. “Nella giornata di ieri, sul fronte di Bakhmut c’è stata un’avanzata fra i 200 e i 500 metri, a Zaporizhzhia di 300-350 metri”, ha detto su Telegram la vice ministra ucraina della Difesa, Hanna Maliar, sottolineando che i soldati di Kiev avanzano combattendo battaglie feroci, nelle quali i russi hanno la superiorità aerea e di artiglieria.
Il tributo di sangue ucraino sta assumendo proporzioni considerevoli, come ha confermato anche il Washington Post. A parlare è “Lumberjack”, nome di battaglia di un soldato trentenne della 37esima brigata, di cui fanno parte anche volontari americani e soldati ucraini addestrati in Europa.
Il 5 giugno, a sud di Velyka Novosilka, la sua unità è finita sotto il fuoco di mortai russi da tre lati. E’ stato un massacro: “Eravamo meno di 50, ma 30 non sono tornati”.
Di perdite ha parlato anche Vladimir Putin: “Il nemico non ha avuto successo in nessuno dei settori. Hanno grosse perdite. Si stanno avvicinando a una stima che può essere definita catastrofica in termini di personale. Le perdite possono essere irrecuperabili. La parte in difesa subisce meno perdite, ma comunque il rapporto delle perdite a nostro favore è di circa 1 a 10. Per quanto riguarda i veicoli blindati, lì è ancora più grave”.
L’inchiesta in Svezia per individuare i responsabili del sabotaggio del Nord Stream “sarà completata entro l’autunno”. Lo ha annunciato il responsabile dell’inchiesta Mats Ljungqvist.

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