Banche: Intesa alza i salari ma rompe con Abi
Viene giù tutto. Intesa San Paolo non rientra in Abi e, anzi, rilancia sulla contrattazione con i suoi stessi dipendenti. Carlo Messina, ad del gruppo, ha affermato, al congresso Fabi, di non avere problemi a riconoscere un aumento da 400 euro ai suoi impiegati. E, anzi, ha rilanciato sull’idea di ammettere i dipendenti a partecipare agli utili delle società. Una posizione che ha scatenato una valanga di reazioni. A cominciare da Unicredit che, con Andrea Orcel, ha ribadito che la sede per parlare di aumenti è la contrattazione nazionale, in particolare il Casl Abi. Le banche italiane, ora, si dividono tra chi segue Messina e chi, invece, preferisce ascoltare Orcel e restare con l’attuale sistema. Ma a monte c’è l’uscita di Intesa San Paolo dall’Abi che rischia di trasformarsi in un precedente in grado di rivoluzionare l’associazionismo bancario. La Fabi, con il segretario generale Sileoni, sta tentando una mediazione, per far rientrare Intesa. Ma le premesse non sembrano esaltanti.
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