Esteri

La guerra degli Usa fino all’ultimo ucraino

di Ernesto Ferrante -


Si combatte in Ucraina ma si decide altrove. Con il passare delle settimane è sempre più evidente la natura “eterodiretta” del sanguinoso conflitto in corso. Signori e signorotti della guerra si stanno togliendo le maschere, impartendo spudoratamente ordini per un regolamento di conti con la Russia fino all’ultimo ucraino. La controffensiva “certo non è una passeggiata. E’ certamente difficile ma speriamo che l’Ucraina abbia successo”. Lo ha detto il ministro della Difesa finlandese Antti Kaikkonen, a margine della Ministeriale Difesa della Nato, a Bruxelles, aggiungendo quella che è la speranza dei suoi “superiori”: “Temo che questa guerra durerà a lungo. Spero di no, ma ho paura che durerà a lungo”.
“Continueremo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”, ha assicurato il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin. Gli aiuti degli alleati Nato faranno sì che “le forze armate ucraine abbiano le capacità di cui hanno bisogno per difendere il loro Paese dall’aggressione russa”. E ancora: “Sta diventando sempre più chiaro che l’Ucraina ha bisogno di una forza che sia interoperabile con la Nato. Gli sforzi in corso aiuteranno l’esercito ucraino nella battaglia di oggi, ma pongono anche le fondamenta” per il futuro. “Gli Stati Uniti, ha continuato Austin, sfoggiando una metafora sportiva a dir poco fuori luogo, sono orgogliosi di stare insieme a una cinquantina di nazioni per fornire all’Ucraina l’equipaggiamento e l’addestramento per aiutarla a vincere sul campo. Nell’atroce guerra scelta dalla Russia, le forze ucraine hanno dimostrato eccezionale coraggio e competenza. La lotta dell’Ucraina è una maratona, non uno sprint”.
La conclusione è “rivelatrice” delle reali intenzioni di Washington: “Continueremo a fornire a Kiev quello di cui ha bisogno per mantenersi al sicuro nel lungo termine. Non bisogna ingannarsi, rimarremo a fianco dell’Ucraina nel lungo periodo”.mI compiti ai “garzoni” europei sono stati già assegnati. La Danimarca e l’Olanda hanno in corso un programma per “addestrare i piloti ucraini a manovrare aerei di quarta generazione, inclusi gli F-16, e voglio ringraziare i due Paesi che guidano questo importante sforzo”. La ministra olandese della Difesa, Kajsa Ollongren, ha spiegato che L’Aja e Copenhagen istruiscono i soldati di Zelensky all’uso della “piattaforma” degli F-16, ma anche “il personale tecnico, per la manutenzione eccetera”. Per la fornitura dell’oggetto del desiderio vero e proprio, occorre “una nuova decisione degli americani” e per ora “non è sul tavolo”.
Sul campo di battaglia, si deve registrare un nuovo attacco russo condotto con missili da crociera e droni kamikaze iraniani contro Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelensky nella regione di Dnipropetrovsk. Come ha riferito il sindaco Oleksandr Vilkul, sono state colpite due imprese industriali provocando danni “significativi”.
La penisola di Crimea è stata presa di mira da nove droni ucraini. A denunciarlo è stato Sergey Aksyonov, capo del governo filorusso, precisando che sei di questi sono stati abbattuti dalla contraerea.
Le guardie di frontiera della Bielorussia hanno reso noto di aver distrutto un aeromobile senza pilota di Kiev sulla regione di Gomel. Un bambino di tre anni è stato ucciso a causa di un bombardamento condotto dalle forze armate ucraine sulla regione di Kherson, controllata dalla Russia.
“Per la Russia è inaccettabile una guerra nucleare”. Lo ha garantito la combattiva portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, nel corso di una conferenza stampa, sottolineando che “l’uso ipotetico delle armi nucleari è limitato a situazioni di emergenza con obiettivi esclusivamente difensivi”.


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