Il 14 agosto si aprirà il processo a Trump
Il 14 agosto Donald Trump andrà a processo per rispondere dei famosi documenti classificati rinvenuti nella sua residenza privata di Mar-a-lago. Lo ha deciso il giudice federale Aileen Cannon, che nell’ultima ordinanza ha chiesto ai pubblici ministeri e agli avvocati del Dipartimento di giustizia che l’ex Presidente presenti tutte le istanze preliminari entro il 24 luglio.
Il caso contro Trump si sta svolgendo nel distretto federale meridionale della Florida, noto per il suo cosiddetto “rocket docket”, riferimento ai giudici che fanno pressioni affinché i processi inizino rapidamente rispetto ad altre giurisdizioni federali. Nei casi complessi, però, i pubblici ministeri e gli avvocati della difesa sono soliti chiedere al giudice di ritardare i processi per avere il tempo necessario di prepararsi e risolvere le controversie.
In un’intervista lunedì con Fox News, Trump ha giustificato la mancata restituzione dei documenti governativi dicendo che si trattava di scatole contenenti non solo documenti ma diversi effetti personali. “Prima di inviare scatole, devo portare fuori tutte le mie cose”, ha dichiarato.
Il tycoon, che dovrà rispondere di 37 capi d’accusa, in caso di condanna rischierebbe decenni e decenni di carcere. Tuttavia, secondo gli esperti, dato il suo ruolo da ex Presidente e la natura altamente sensibile delle informazioni sulla sicurezza nazionale di cui è (sicuramente) a conoscenza, non verrà mai incarcerato; al massimo, lo rinchiuderanno in casa con un braccialetto alla caviglia.
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