Esteri

Base di spionaggio cinese a Cuba, lo rivela il Wall Street Journal

di Martina Melli -


Il Wall Street Journal, a poche ore dalla visita a Pechino del segretario di Stato Antony Blinken, ha pubblicato rivelazioni riguardo a presunti piani di spionaggio cinese a Cuba. L’intelligence statunitense infatti – addirittura durante l’amministrazione Trump – avrebbe localizzato alcuni membri del personale dei colossi tecnologici cinesi Huawei e Zte a Cuba, all’interno di strutture sospettate di ospitare operazioni di spionaggio. Non solo, secondo il WSJ, al momento si starebbero svolgendo dei negoziati veri e propri tra Cuba e la Cina per realizzare una base di spionaggio cinese sull’isola.

Anche se né Huawei né Zte producono materialmente i sofisticati strumenti utilizzati dai governi per le attività di spionaggio elettronico, sono entrambe specializzate in tecnologie che potrebbero trovare applicazione in tale ambito, specie per quanto riguarda la trasmissione dei dati. Huawei ha subito negato le indiscrezioni del quotidiano statunitense, definendole “infondate”.

Anche la Cina ha risposto prontamente: “Non siamo a conoscenza di questa vicenda”, ha detto il ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning nel corso di una conferenza stampa. La Cina aveva già accusato il governo e i media statunitensi di avere divulgato “una grande quantità di informazioni incoerenti”, invece di “impiegare il loro tempo e i loro sforzi in azioni che possano rafforzare la fiducia reciproca, la pace, la stabilità e lo sviluppo regionali”.


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