L’Onu ammonisce Israele: “Niente armi militari avanzate in Cisgiordania”
L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha lanciato una serie di avvertimenti sulla delicata situazione in Israele: i recenti attacchi nella Cisgiordania occupata, secondo Turk, rischiano di portare la situazione fuori controllo, alimentata da una retorica politica incendiaria e dall’uso di armi militari sempre più avanzate da parte dell’esercito israeliano. Lunedì scorso, un’operazione delle forze di sicurezza israeliane nel campo profughi di Jenin è costata la vita a sette palestinesi, tra cui un ragazzo e una ragazza, e sette soldati israeliani. Martedì, quattro coloni israeliani sono stati uccisi vicino all’insediamento israeliano di Eli, sempre nel territorio. Mercoledì, sono arrivate segnalazioni di un attacco di droni militari israeliani sempre vicino a Jenin, che ha ucciso tre uomini palestinesi, presumibilmente membri di un gruppo militante.
La legge internazionale sui diritti umani richiede alle autorità israeliane di garantire che tutte le operazioni siano pianificate e attuate per ridurre al minimo lo spargimento di sangue. “Israele deve ripristinare urgentemente le sue politiche e azioni nella Cisgiordania occupata in linea con gli standard internazionali sui diritti umani, compresa la protezione e il rispetto del diritto alla vita”, ha affermato l’Alto Commissario. “In quanto potenza occupante, Israele ha anche l’obbligo, ai sensi del diritto umanitario internazionale, di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza all’interno del Territorio palestinese occupato”.
“Questi ultimi omicidi e la violenza, insieme alle dichiarazione dei rispettivi capi di governo, servono solo a spingere israeliani e palestinesi sempre più in profondità nell’abisso”. Türk ha poi ribadito che le dinamiche sottostanti che portano alla violenza diffusa e alla perdita arbitraria di vite umane devono essere affrontate con urgenza, solo per mezzo della volontà politica di entrambi, Israele e Palestina, nonché della comunità internazionale: “Perché questa violenza finisca, l’occupazione deve finire”, ha detto. “Di qualsiasi fazione siano, coloro che detengono il potere lo sanno e devono muoversi al più presto per realizzarlo”.
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