Politica

L’abbraccio anti Giorgia: Conte e Schlein in piazza contro il governo

di Eleonora Ciaffoloni -


Diritto alla salute per tutti, ma anche investimenti, assunzioni negli ospedali e tutela del personale. Questi i capisaldi con cui sono scesi in piazza ieri, a Roma, i manifestati a difesa della sanità pubblica. Una mobilitazione organizzata e voluta dalla Cgil per chiedere alle istituzioni la ristrutturazione del Sistema Sanitario Nazionale, ormai in crisi. Sono state migliaia le persone che tra magliette rosse e bandiere si sono riunite da Piazza della Repubblica e sono arrivate a Piazza del Popolo: ma non solo sindacati. Presenti anche altre decine di associazioni, da Emergency alle Acli, dall’Anpi all’Arci, dall’Auser alla Fondazione Gimbe, da Federconsumatori a Legambiente. Lo slogan della manifestazione è “Insieme per la Costituzione” con l’obiettivo della “tutela del diritto alla salute, per un Servizio sanitario nazionale e un sistema socio sanitario-pubblico, solidale e universale a cui garantire le necessarie risorse economiche e organizzative ma soprattutto il personale”.

Una piazza aperta a tutti, dicono i sindacati, ma guidata dal segretario della Cgil Maurizio Landini che denuncia una sanità al collasso con il personale medico che “non ce la fa più”. La Cgil chiede, dalla piazza: “Operatori e professionisti che possano realmente garantire il diritto alla cura di tutte e tutti, con salari adeguati, per contrastare il continuo indebolimento della sanità pubblica, recuperare i divari nell’assistenza effettivamente erogata, a partire da quella territoriale e dalle liste d’attesa, e valorizzare il lavoro di cura”. Un nuovo sistema che, chiedono, deve essere sostenuto da un piano “straordinario e pluriennale” che vada a superare le precarietà, sia di chi cura (medici, infermieri, personale sanitario, Oss) ma anche di chi viene curato, con i cittadini che si trovano non solo sempre più in difficoltà nella scelta tra sanità pubblica e privata, ma anche nello scegliere se venire curati o meno, perché molto spesso non possono permettersi di pagare un servizio che non sia pubblico. Perché, si legge nel documento messo a punto per la manifestazione, “Avere una sanità pubblica vuol dire garantire le cure per tutte e tutti, in tutto il Paese, e fermare la privatizzazione della sanità e della salute”. Una richiesta di intervento e di passaggio all’azione che viene posta direttamente al governo e che riprende quella fatta nei giorni scorsi anche i sindacati di categoria dei medici, gli Ordini e le Regioni, che hanno chiesto al ministro alla Salute Orazio Schillaci di mettere più soldi nel fondo sanitario nazionale. Ma Landini sottolinea: “A noi non servono tavoli per dire che esistiamo, vogliamo risolvere i problemi di questo Paese e delle persone”. Insomma, una manifestazione che spinge per una nuova via del sistema sanitario del Paese, ma che è anche un attacco al governo.

Una sorta di protesta che diventa anche politica: perché in piazza, di fianco al segretario Cgil erano presenti anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. E proprio come lo scorso sabato – in occasione della manifestazione contro il governo organizzata dai pentastellati – i due leader si sono abbracciati in piazza e si sono scambiati qualche battuta, con Conte che ha dichiarato: “È in corso un percorso, ci sono dei temi che non ci vedono pienamente convergenti, è abbastanza evidente ed è inutile ribadirlo ogni volta. Ma c’è un dialogo che coltiveremo con grande responsabilità, lealtà, mantenendo alta l’asticella” e che ha promesso: “Ci vedremo e ci incontreremo in Parlamento e in varie occasioni”. Un’altra occasione di piazza che ha visto avvicinarsi le due forze dell’opposizione che anche sulla tematica della sanità, su cui entrambi hanno cercato di tirare una freccia al governo. “Siamo vicini ai cittadini, il diritto alla salute è fondamentale, siamo vicini al personale sanitario. Sembra che non abbiamo tratto alcuna lezione dalla pandemia, e lo stiamo vendendo con i fondi del Pnrr che rischiano di non essere spesi. Non accetteremo che la sanità continui a fare la Cenerentola, stiamo tornando ai momenti peggiori del passato” ha detto Conte. Come un copione, di rimando anche Schlein, da parte sua, ha commentato: “Siamo felici di partecipare a questa piazza. Una battaglia che ci sta molto a cuore, su cui anche il Pd si sta mobilitando perché mancano le risorse, il governo sta scegliendo di tagliare i servizi alle persone. Le liste di attesa sono troppo lunghe, manca il personale, mancano medici di base, non vediamo l’attenzione che serve sulla cura delle persone”. Vicinanza e supporto, e se tre indizi fanno una prova, ne manca solo uno per averla su una possibile unione di intenti giallo-rossa.


Torna alle notizie in home