Mutuo soccorso, Meloni promette: “Faremo di più”
GIORGIA MELONI PREMIER
“Nella finanziaria c’è una norma per consentire a tutti di poter convertire il mutuo da variabile a fisso. Bisogna fare di più, ne sto discutendo in particolare con il ministro dell’Economia. C’è un impegno del governo”. Giorgia Meloni si è impegnata, direttamente da Bruxelles, a dare sollievo alle migliaia di famiglie inguaiate dai tassi alti e che, a luglio, si preparano a subire una nuova mazzata a causa del nuovo aumento del costo del denaro che la Bce disporrà tra qualche giorno.
La presidente del consiglio è consapevole che, quello del mutuo, è un “grande tema” e ha promesso che il governo farà di più per dare una mano ai cittadini. Ma la questione è carissima a tutto il centrodestra. Anche perché si innesta con l’argomento casa, da sempre uno dei capisaldi politici dell’alleanza. Se Giorgia Meloni propone un impegno più forte del governo, la Lega dispone una mozione da presentare al Senato. I parlamentari del Carroccio hanno le idee ben chiare e puntano il dito contro le scelte di politica monetaria, austere e rigorose, assunte da Christine Lagarde. “Per rispondere all`inflazione, causata in Europa dall`incremento dei prezzi dell`energia e delle materie prime, abbiamo visto da parte della Banca Centrale Europea una politica monetaria che, con il rialzo dei tassi di interesse, rischia di mettere in difficoltà le famiglie e le imprese italiane”, ha spiegato il presidente del gruppo leghista a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo. Che ha aggiunto: “I mutui a tasso variabile sono aumentati nel nostro Paese fino al 75% e metà dei nuclei familiari rischiano di non riuscire a pagare le rate dovute alle banche. Assistiamo anche ad un importante innalzamento dei tassi di interesse per i mutui di nuova emissione, che si attestano già su una media del 5% per quelli a tasso fisso e del 6% per quelli a tasso variabile, raddoppiando di fatto il costo per contrarre un mutuo rispetto allo scorso anno”. Romeo riconosce l’impegno di Palazzo Chigi ma alza l’asticella: “Diverse sono già le misure attuate dal governo per aiutare le famiglie, come la rimodulazione dei contratti a tasso variabile, trasformandoli a tasso fisso: con il nostro intervento intendiamo rafforzarle, proponendo di sospendere il pagamento delle rate o del differenziale determinato dal rialzo dei tassi”. Infine, dalla Lega, arrivano parole al veleno sulla Bce e sulle decisioni che da Bruxelles piovono in testa alle famiglie: “Le scelte dell’Ue stanno mettendo a rischio la casa degli italiani e a pagarne il prezzo saranno soprattutto i più giovani, dunque auspichiamo il massimo sostegno in Parlamento su questo tema”.
Nel frattempo, arrivano i dati di Unimpresa sui mutui. Dall’analisi dell’organizzazione emerge che nell’ultimo anno, “i crediti destinati all’acquisto di abitazioni sono aumentati di 10 miliardi di euro, in salita del 2,35%”. Una buona notizia che, però, è accompagnata da una cattiva: “I prestiti bancari viaggiano però a doppia velocità con un campanello d’allarme che suona per l’intero settore creditizio. Da aprile 2022 ad aprile 2023, sono saliti di oltre 7 miliardi di euro (+1%) i finanziamenti delle banche alle famiglie, mentre sono calati di oltre 24 miliardi (-3,6%) quelli destinati alle aziende. In totale si contano – 17 miliardi ai privati tra il primo quadrimestre del 2022 e i primi quattro mesi dell’anno in corso”.
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