E il governo vara la social card da 380 euro contro il caro-prezzi
Un contributo di 382,50 euro contro il caro spesa. Questa la misura messa in campo dal governo Meloni per aiutare le famiglie in difficoltà. Una vera e propria tessera, che si potrà ritirare negli uffici postali a partire dal 18 luglio, che funzionerà come una carta prepagata destinata all’acquisto di generi alimentari e di prima necessità. La carta “Dedicata a te” verrà distribuita da Poste Italiane tramite Postepay e sarà destinata alle famiglie a basso reddito, con Isee fino a 15mila euro, senza necessità di fare richiesta: i beneficiari del bonus “una tantum” saranno individuati dai Comuni in collaborazione con le banche dati dell’Inps e saranno circa 1 milione e 300mila i nuclei familiari che potranno riceverla. “Oggi c’è una misura che riguarda 1,3 milioni di famiglie che hanno problemi con il caro carrello.
È una carta che si attiva alle Poste e che consente di avere circa 400 euro da spendere, ma avrà un valore più ampio grazie a tutta la scontistica messa a disposizione dalla grande distribuzione”, ha detto attraverso un video messaggio la premier Giorgia Meloni alla conferenza stampa di presentazione della carta-bonus. “La carta è un segnale di attenzione verso chi è in difficoltà. Noi ci siamo e cerchiamo di fare del nostro meglio per dare una mano”. ha concluso. Si tratta, difatti, del primo bonus che il governo a guida Fratelli d’Italia ha previsto da quando si è insediato a Palazzo Chigi. Una misura che era inserita nella Legge di Bilancio e che va ad aiutare tutti quei nuclei familiare che si trovano in difficoltà a causa dell’aumento dei costi del carrello della spesa e della galoppante inflazione, ormai in crescita costante. Il bonus è destinato, quindi, a coloro che non sono destinatari di alcuna misura di sostegno. Quindi sono esclusi dall’erogazione della carta bonus coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o il reddito di inclusione, ma anche chi è aiutato da “qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà”.
Difatti, non potranno usufruirne quei nuclei familiari in cui almeno un componente sia percettore di Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi), indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll), indennità di mobilità, i fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, la cassa integrazione guadagni (Cig) e “qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato”. Un aiuto per tentare di riaumentare il potere di acquisto degli italiani diminuito a causa dell’inflazione, che prevede un investimento da parte dello Stato di circa 500 milioni di euro e che vuole anche “rilanciare altre attività”. A dirlo, in sede di presentazione della carta “Dedicata a te”, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “L’intervento ha un significato attivo” e vuole creare ulteriori “benefici indiretti” per circa 60-70 milioni di euro. “Si può fare sempre meglio e di più ma io credo che l’importante sia fare qualcosa” ha concluso. E alla domanda, se questa misura potrà essere replicata, risponde il ministro dell’Economia Giorgetti: “Spero che avrà successo e sicuramente potrà essere fatto”.
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