DeSantis accusa Trump: “Non fece nulla per fermare l’assalto a Capitol Hill”
Il governatore della Florida Ron DeSantis, durante una conferenza stampa in Sud Carolina, ha lanciato delle gravi parole di accusa nei confronti dell’ex Presidente Trump. “Mentre si svolgevano le rivolte”, il 6 gennaio 2021, Trump era seduto alla Casa Bianca e “non ha fatto nulla”. “Avrebbe dovuto uscire allo scoperto con più forza per fermare i rivoltosi”, ha detto apertamente DeSantis.
Nonostante la dura critica, l’avversario repubblicano ha moderatamente difeso il tycoon, sostenendo come, anche a suo parere, l’indagine sia effettivamente politicizzata: “Cercare di criminalizzare ciò, è una questione completamente diversa. . . vogliamo una situazione in cui una parte non cerca costantemente di mettere l’altra in prigione.”
DeSantis ha commentato la notizia poche ore dopo che lo stesso Trump l’ha diffusa sui social. Domenica scorsa, infatti, il magnate ha ricevuto una lettera da parte del consigliere speciale del dipartimento di giustizia Jack Smith, in cui veniva messo al corrente di essere target dell’indagine sui disordini del Campidoglio e veniva convocato a comparire davanti a un gran giurì entro pochi giorni.
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