Attualità

LA GHIGLIOTTINA – Zaki libero non vuole passerelle (vedremo)

di Frida Gobbi -


“A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”, recita l’antico adagio (spesso attribuito a Andreotti): è il caso di Patrick Zaki. Il ricercatore egiziano, condannato da un tribunale egiziano e recluso in una prigione egiziana, fresco di grazia di Al Sisi grazie anche all’intervento dell’Italia, appare quanto meno ingrato con il governo Meloni. Infatti ha rifiutato il volo di Stato e ha detto no pure alle foto con le autorità. Quando tornerà in Italia, il dissidente – condannato a tre anni per un articolo in cui secondo le autorità egiziane aveva diffuso fake news e per aver minato la sicurezza nazionale – ci tornerà con un volo di linea.

Zaki libero anche grazie all’Italia rifiuta il volo di Stato

A provare a spegnere la polemica ci pensa Amnesty International Italia: “Non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza. La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi”. Ma non tutti ci credono: a quanto pare Zaki potrebbe essere candidato alle prossime Europee. E se così fosse, il suo aver rifiutato l’offerta del governo potrebbe essere indicativo dello schieramento in cui si candiderà: il centrosinistra. Quindi forse la passerella è soltanto rimandata. Staremo a vedere.


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