Trombe d’aria e grandinate dal Veneto alla Lombardia. Danni e feriti
Maltempo al nord Italia. Trombe d’aria e grandinate dal Veneto alla Lombardia. Danni e feriti.
Le condizioni climatiche estreme sono destinate sempre di più a diventare la norma. Attrezzarsi non sarà facile. L’Italia è spaccata in due, col Centro Sud alle prese con il caldo torrido che da giorni non dà tregua, mentre il Nord Est è in balia di gravi eventi atmosferici. A Verona un uomo colpito ieri pomeriggio da un fulmine dalle parti di Porta Nuova è molto grave. Dunque il forcing del maltempo, con trombe d’aria e grandinate con chicchi grandi come palle da tennis, insiste e provoca ancora danni e feriti dal Veneto alla Lombardia, con una coda anche in Piemonte. Dopo il disastro di mercoledì notte in una fetta delle province di Venezia, Padova, Treviso e Vicenza, con oltre 500 richieste di intervento ai vigili del fuoco, 110 feriti per colpa della grandine, migliaia di auto distrutte, alberi spezzati come stuzzicadenti e centinaia di abitazioni danneggiate alle coperture, con migliaia di pannelli solari andati distrutti e danni per decine di milioni di euro; ieri in tarda mattinata e nel primo pomeriggio si è replicato nel Milanese, in Brianza, nella Bergamasca, a Varese e nell’Astigiano, oltre che ancora una volta in una porzione di Veneto, con l’epicentro nel Vicentino dove i centralini del 115 sono stati subissati di chiamate. Decine e decine di case scoperchiate, strade allagate anche nel Veronese con appunto un ferito grave nella città di Giulietta e Romeo, e l’allerta temporali che durerà ancora per le prossime 48 ore. “Ieri ho firmato l’estensione dello stato d’emergenza”, sottolinea il governatore del Veneto, Luca Zaia, alle prese con una situazione complicata soprattutto nel Veneziano tra Fiesso d’Artico e Dolo dove migliaia di macchine sono in riparazione. I carrozzieri per tirare su le bugnature da quelle parti danno appuntamento anche a ottobre perché è impossibile al momento star dietro a tutte le richieste- “Adesso si sostituiscono solo parabrezza, vetri laterali e lunotti termici per consentire agli automobilisti di viaggiare – spiega un carrozziere di Dolo – mentre per completare le riparazioni delle carrozzerie si andrà molto in là, anche in autunno inoltrato perché abbiamo assistito a un bombardamento”.
Record e assicurazioni
Se la provincia che ha registrato più feriti, ben 62, è stata quella di Padova, ormai ogni anno si batte un record negativo, tanto che il professore universitario Tommaso Anfodillo, esperto del cambiamento climatico di Padova, afferma che dati alla mano “in Italia il clima è sempre più simile a quello dell’Africa. “Abbiamo appena ricevuto la notizia dall’Organizzazione mondiale della meterologia che la prima settimana di luglio è stata la più calda di sempre da oltre un secolo di misurazioni – afferma il prof. Anfodillo – serve una riduzione dei combustibili fossili, un’ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento, e un miglioramento dei trasporti pubblici”. Altro tema scottante è quello delle assicurazioni. Con 90 euro si può assicurare la macchina e vista la frequenza delle tempestate a Nord Est conviene, anche se bisogna stare attenti alle franchige. Ma lo stesso vale anche per le abitazioni, visto che con 105 euro si può assicurare un appartamento. Come sempre bisogna valutare clausole e condizioni delle polizze. Di certo c’è un’ulteriore corsa a tutelare le proprietà dagli eventi atmosferici. Qui non si tratta di essere negazionisti o fautori del cambiamento climatico, ma di guardare in faccia la realtà. Che sia in atto un mutamento è riscontrato dai dati empirici. “Farà sempre più caldo – conclude il prof. Anfodillo – e bisogna cambiare approccio”.
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