L’INGRANDIMENTO – “Cinema libero” il Csc contro la lottizzazione
di CLAUDIA MARI
“La cultura non si lottizza. Il Csc non si lega”. Recita così lo striscione comparso fuori dalla sede del Centro sperimentale di cinematografia di via Tuscolana. Una protesta contro l’emendamento della Lega nel Dl Giubileo, che opprime la figura del direttore generale della fondazione, aumentando i membri del Comitato scientifico da tre a sei e facendoli diventare di nomina diretta di tre ministeri. A recriminare, contro questo emendamento, il comitato delle studentesse e degli studenti del Centro Sperimentale: “Abbiamo appreso con preoccupazione, in concomitanza con la fine delle attività didattiche, della proposta emendativa 12.03 al DL Giubileo, avanzata dagli esponenti leghisti Bordonali, Iezzi, Ravetto e Stefani. L’emendamento comporta la totale decisione dei vertici del CSC da parte dei ministeri della cultura, dell’istruzione e dell’economia, portando a sé anche quelli che finora non erano di nomina del ministro”. Un provvedimento che implica “il rischio di ingerenze politiche anche sulla didattica: dalla scelta dei docenti fino alla definizione dei piani di studio”. “Riteniamo che le università, così come gli spazi della formazione, dovrebbero essere liberi da ingerenze della politica. E concludono: “Questo emendamento, avanzato da un governo di estrema destra, non fa che aggravare la stato di salute della cultura in Italia. Ci appelliamo alla parte civile, alle università, agli organi di settore per sostenerci in questo stato di allerta e ad appoggiarci nelle prossime iniziative”.
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