Ex Ilva, i sindacati attaccano lo Steel Commitment organizzato per settembre
Cinque domande ed una campagna capillare di controinformazione “per dimostrare come il cambio immediato della governance sia l’unico atto concreto che questo governo deve adottare per voltare immediatamente una pagina così drammatica e una vergogna nazionale”: così Fim, Fiom, Uilm e Usb reagiscono all’annuncio da parte di Acciaierie d’Italia di uno Steel Commitment organizzato a Taranto da Adi stesso il prossimo 28 settembre esclusivamente per i propri clienti, con un ampio cronoprogramma che spazia da argomenti sulla qualità della produzione e ricerca e sviluppo alle piattaforme di certificazione, includendo anche una visita presso lo stabilimento ionico.
“Visto l’andamento produttivo che negli ultimi anni segnala un record negativo di stabilimento quali saranno i clienti invitati? Sarà presente anche Arcelor Mittal in quanto acquirente delle bramme prodotte dal sito di Taranto per gli stabilimenti in Europa?”, chiedono sollecitando una risposta anche sulla visita allo stabilimento inserita nell’agenda del convegno:”i presunti clienti saranno portati in visita nello stabilimento a piedi, così come accade ai dipendenti per la mancanza di autobus, o per quella data ci sarà qualche bus in più per il trasporto interno?”.
E aggiungono, ribadendo una per una le critiche rivolte all’ex sito Ilva in questi anni: “saranno scelti gli impianti da visitare per evitare che sia evidente lo stato di disimpegno totale dei reparti produttivi? Saranno oggetto di visita anche gli sporgenti portuali, per i quali la stessa Autorità Portuale ha fatto richiesta di un piano di dettaglio operativo inerente i traffici in calo, pena la rimozione della concessione delle aree?” Ed in ultimo attaccano: “quali saranno le motivazioni per la mancanza di verticalizzazione produttiva soprattutto dopo i 680 milioni erogati dallo Stato e fagocitati nella grande quantità di debiti contratti nei confronti dei diversi soggetti interessati?”, dicono prima di stigmatizzare l’utilizzo di risorse per le inserzioni pubblicitarie per segnalare l’evento. “Potrebbero essere impiegate diversamente considerati i salari dei lavoratori, falcidiati da un utilizzo massiccio della cassa integrazione, utilizzata come bancomat per trarne beneficio economico.
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