Cultura & Spettacolo

L’importanza delle radici: il libro “Dal dono ai legami generazionali”

di Angelo Vitale -


L’importanza delle radici: la recensione del libro di Mariano Indelicato “Dal dono ai legami generazionali”.

Il dono come equivalente simbolico dei legami. In particolare, di quelli generazionali, di ciò che lega l’individuo alla sua storia familiare. Questo valore, al centro del libro “Dal dono ai legami generazionali – Clinica dell’anima familiare” dello psicologo e psicoterapeuta Messina Mariano Indelicato, pubblicato da Aracne. Uno scritto nato dall’esperienza clinica di Indelicato e dal suo confronto con Vittorio Cigoli che, con Eugenia Scabini, per l’autore costituiscono, con i loro studi nel Centro Studi della Famiglia dell’Università Cattolica di Milano, un punto di riferimento sicuro per chi vuole lavorare con le dinamiche familiari.
“Un albero senza radici è destinato a morire – dice Indelicato – . Allo stesso modo, l’individuo non può costruire la sua identità senza immergersi all’interno delle proprie origini costituite dalla storia delle generazioni che lo hanno preceduto”. E allora l’atto del donare “si inserisce all’interno di un triangolo sacro costituito dal donare, ricevere e ricambiare: io dono nella speranza e nella fiducia di poter essere ricambiato. Questo è l’asse su cui si sono sviluppati i legami umani fino all’avvento della società industriale e dell’affermarsi del positivismo prima, e del neo-positivismo successivamente, che hanno fatto strada all’illusione che l’uomo potesse auto-costruirsi rigettando tutto ciò che proveniva dal passato”. “Questa concezione – afferma l’autore – ha rotto il patto generazionale che sta mostrando i suoi effetti nefasti, sul piano psicologico, nelle nuove patologie sviluppatesi negli ultimi anni e nell’alterazione del rapporto tra uomo e ambiente sul piano sociale”.
La ricerca arriva alla conclusione che è dal passato delle culture che hanno fatto la nostra storia che provengono le qualità simboliche dei vari passaggi e legami generazionali, di quelli di coppia e di quelli tra genitori e figli: “Il dono è il mezzo, il simbolo nel quale trova spiegazioni il mito d’origine che dà senso e direzione alla vita e alla morte”. Il dono, quindi, come elemento generatore di legami è in grado di spiegare molti dei fenomeni patologici con cui ogni giorno le terapie familiari si confrontano. Perciò, nel libro, un viaggio nella storia. Utile a inquadrare e contestualizzare le narrazioni ascoltate ogni giorno in una cornice più ampia ove compaiono anche i miti e i loro rituali simbolici trasmessi di generazione in generazione.
Passaggi necessari per ricercare e individuare le proprie radici. Lontano dalle piazze virtuali, come sottolinea Francesco Pira nella prefazione. Lontano da piattaforme che “scandiscono il tempo creando veridicità che sostituisce il reale con la sua rappresentazione”. Combattendo “il rischio di impoverimento culturale che a sua volta può generare analfabetismo emotivo”. Trovare le proprie radici partendo dal valore del dono – questo l’obiettivo della ricerca di Indelicato – per raggiungere la consapevolezza delle proprie emozioni e la capacità di sviluppare relazioni con gli altri.


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