Addio a John Warnock, il papà del pdf
John Warnock non è un Carneade. È l’uomo che ha contribuito alla grande rivoluzione digitale. Con un’invenzione che, quotidianamente, utilizziamo tutti. Senza farci nemmeno caso. Ma che se non ci fosse stata, probabilmente, non saremmo riusciti a entrare nell’era della digitalizzazione. John Warnock è stato l’uomo che ha inventato il formato digitale del pdf. Cofondatore di Adobe, il colosso globale della “stampa” digitale dei file. Che ha consentito di trasformare in byte le montagne di carta che ciascuno conservava in casa, gli archivi e gli uffici, privati o pubblici che siano. Dalla pubblica amministrazione fino alle agenzie, di ogni tipo.
Warnock è deceduto nei giorni scorsi. Aveva 82 anni. L’annuncio è stato dato proprio da Adobe. Ed era stato tra i primi “pionieri” della Silicon Valley. Quel complesso industriale informatico che ha contribuito a mantenere la grandezza degli Stati Uniti su scala globale. Il pdf, portable document format, è stata l’invenzione che ha consentito a lui e alla sua azienda, Adobe, di imporsi a livello planetario. Il sistema fu “pubblicato” già nel 1993 e da allora, anche grazie al fatto di essere un software aperto, continua a perfezionarsi. La rivoluzione sta nel fatto che i documenti in formato Pdf possono essere impaginati e trasferiti con facilità. E che non sono facilmente modificabili. Cosa che all’utente medio di internet può sembrare un guaio o quantomeno una seccatura. Ma che, in realtà, rappresenta la marcia in più che ha decretato il successo del formato almeno negli uffici della pubblica amministrazione e delle aziende. Se chiunque potesse cambiare, a suo piacimento, un documento questo cesserebbe di esistere. Il pdf, invece, fa fede.
John Warnock, però, non è stato un “nerd”. Apparteneva alla generazione degli “scienziati” informatici. Prima che arrivassero gli smanettoni a fatturare miliardi. Warnock, che era nato il 6 ottobre del 1940 a Salt Lake City, si era laureato all’Università dello Utah. Aveva trovato un ottimo posto di lavoro alla Xerox, l’azienda che aveva già rivoluzionato il mondo proponendo sul mercato le prime macchine fotocopiatrici. Lì incontrò Charles “Chuck” Geschke e insieme decisero di dare una svolta alla loro vita. E lo fecero mettendosi insieme e creando Adobe. Ma prima del pdf, piazzarono un altro colpo importante: Adobe PostScript, un linguaggio di descrizione che cambiò il controllo delle stampanti. Poi arrivò il pdf. E, dopo ancora, altri programmi e innovazioni che hanno rivoluzionato l’informatica, portando lo sviluppo delle tecnologie a livelli impensabili. Uno dei grandi best-seller di Adobe, in tutto il mondo, è Photoshop. Un vero e proprio “must” su (quasi) tutto i pc (e persino gli smartphone) del globo.
John Warnock è stato Ceo della società fino al 2000. Poi ha passato la mano, accettando di sedersi, insieme a Geschke, sulla poltrona di presidente del Cda dell’azienda. Carica condivisa fino al 2017. Quindi aveva deciso di ritirarsi. In una vita di lavoro dedicato all’innovazione, Warnock aveva ottenuto diversi premi, tra cui, nel 2008, la National Medal of Technology and Innovation che si fu appuntata sul petto direttamente dall’ex presidente Usa Barack Obama. John Warnock, inoltre, aveva ottenuto anche il Premio Marconi per il suo contributo allo sviluppo della scienza informativa e delle comunicazioni. Il papà del pdf è andato in pensione con un patrimonio netto stimato in circa duecento milioni di dollari. Una cifra di tutto rispetto. Che pare quasi nulla, però, se messa a paragone con gli imperi globali dei “colleghi” della generazione a lui successiva. Da Mark Zuckerberg a Elon Musk.
Ha aspettato che la sua creatura, il pdf, compisse trent’anni. Warnock se n’è andato pochi mesi dopo i festeggiamenti, celebrati da Adobe e dalla sua comunità di scienziati, dirigenti, lavoratori e appassionati.
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