Esteri

Bibi e il piano per Gaza. Ma Israele ha paura della guerra sotterranea

di Ernesto Ferrante -


L’esercito israeliano ha diffuso immagini che mostrano cittadini di Zeitoun innalzare bandiere bianche mentre si spostano verso il sud di Gaza, attraverso il corridoio umanitario aperto per favorire il loro deflusso. I militari dello Stato ebraico hanno arrestato 28 palestinesi in Cisgiordania, 11 dei quali “affiliati” ad Hamas.

Il numero due dell’ufficio politico di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha negato che nell’attacco a Israele del 7 ottobre siano stati presi di mira civili. In un’intervista alla Bbc dal Golfo, Marzouk ha affermato che il leader dell’ala militare delle Brigate Qassam aveva ordinato “chiaramente ai suoi combattenti di non uccidere una donna, non uccidere un bambino e non uccidere un vecchio”. A suo dire, sarebbero stati “presi di mira” solo “riservisti e soldati”.

La liberazione degli ostaggi israeliani, le minacce dell’Iran e dei suoi alleati nella regione sono stati i temi principali del primo incontro tra il ministro degli esteri israeliano Eli Cohen ed il neo ambasciatore Usa Jack Lowe. Cohen ha ripetuto che Israele “non si fermerà e non rimarrà in silenzio fino a quando tutti i rapiti non torneranno sani e salvi dalle loro famiglie”. Il loro rilascio, ha assicurato, “è una priorità nazionale, insieme all’eliminazione del regime di Hamas a Gaza”.

E’ salito a quota 10.328 il numero di morti dal 7 ottobre scorso, stando alle stime del ministero della Sanità di Gaza. Di questi, 4237 sarebbero minori. Oltre 160 operatori sanitari hanno perso la vita dall’inizio delle ostilità. A riferirlo durante un briefing è stato un portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

Il tentativo israeliano di annientare il movimento di resistenza palestinese, rischia solo di generare ulteriore radicalizzazione, oltre ad essere illegale. Lo ha dichiarato in un’intervista al Guardian la relatrice speciale dell’Onu per i diritti umani nei territori palestinesi, Francesca Albanese.

“Anche se fosse possibile sradicare Hamas, se (Israele) dovesse sterminare tutti, tutti, quindi non solo i militanti, ma chiunque lavori per Hamas compresi i fornitori di servizi, anche se ciò fosse possibile, ma l’occupazione israeliana restasse in vigore, tutte le rimostranze continuerebbero a crescere ed emergerebbe un’altra resistenza. È naturale, è quasi una legge della fisica. La storia lo conferma”, ha proseguito Albanese.

“Gli attacchi sono chiaramente indiscriminati, sproporzionati e violano il principio di precauzione – ha continuato -. Non si possono bombardare gli ospedali che ospitano centinaia di pazienti e danno rifugio a migliaia di rifugiati. Assolutamente no. Questo è criminale”.

“Ho discusso della situazione attuale in Medioriente con il re Abdullah II di Giordania, che ha un ruolo fondamentale nel garantire la stabilità. Ho ribadito la mia posizione sul no agli spostamenti forzati dei palestinesi da Gaza e il sostegno dell’Ue a una soluzione a due Stati”, ha scritto sul social X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.


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