Boom agricoltura degli stranieri in Toscana: quattro storie di immigrati e rifugiati
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L’agricoltura toscana sempre più multietnica: quasi 3 mila le imprese agricole guidate da imprenditori stranieri, in crescita del 18,6% rispetto al 2019, mentre quelle regionali condotte da italiani calano (-2,9%). Lo racconta Coldiretti Toscana con quattro storie: stranieri che sono immigrati e rifugiati.
Il maggior numero di imprese agricole straniere si trova in Maremma (765 imprese) ma la più alta incidenza si registra a Pistoia, 387 imprese, con il 12% sul totale di attività del settore seguita da Prato, 52 imprese, con il 9%.
In mezzo ai numeri, le vite personali. Come quella di Belaaziz Abderrahim, 39 anni, imprenditore marocchino di Castelfiorentino arrivato in Italia con il decreto flussi nel 2014 che, grazie alla conversione del permesso per lavoro autonomo, è diventato imprenditore agricolo ed olivicoltore. Oggi gestisce una piccola impresa agricola conto terzista che da lavoro ai suoi connazionali favorendo la loro integrazione.
La seconda storia parla di origini dei propri avi. Quella di Graciela Musso, 56 anni, nata in Argentina, ex avvocato che insieme con il marito Stephen Norman, originario di Trinidad Tobago, ingegnere, ha scelto di vivere tra le colline di Pomarance, dove hanno recuperato un oliveta abbandonata per produre un evo molto apprezzato.
L’agricoltura e la viticoltura eroica segnano l’esperienza del rifugiato politico della Costa d’Avorio Francois Desiré Baize, 44 anni, ora pronto a tornare in Africa per promuovere i suoi vini eroici da imprenditore. Titolare dell’azienda InCandiaBio che ha fondato, produce vino del Candia dei Colli Apuani Doc e la curiosa e ricercata moringa, il superfood africano che assomiglia all’acacia. Prima è venuto l’atterraggio in Italia, il lavoro in fabbrica in Piemonte e poi nelle vigne prima di trovare serenità, lavoro e dignità nella provincia di Massa Carrara grazie all’imprenditrice da cui ha preso in affitto.
Era invece arrivato su un barcone Edi Ejlli. Albanese di Scutari, si è realizzato a Pistoia coltivando piante ornamentali. Prima lavorando presso un’importante azienda e poi, dopo una parentesi nella metalmeccanica, creando il suo vivaio. Ettaro dopo ettaro ora è il titolare di Mondi Plants, 15 dipendenti, 14 ettari di piante nella pianura tra Pistoia e Prato.
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