Esteri

Ron contro Don: l’eterno secondo all’ultima chance

di Martina Melli -


Il governatore della Florida Ron DeSantis martedì sera, subito dopo la “sconfitta” in Iowa, ha risposto alle domande di Wolf Blitzer della Cnn in un municipio del New Hampshire. “I repubblicani perderanno le elezioni del 2024 se nomineranno l’ex presidente Donald Trump” ha avvertito il governatore della Florida. “Se Trump sarà il candidato le elezioni ruoteranno attorno a tutte le sue questioni legali, i suoi processi, forse alle condanne, e perderà su quelle e cose come il 6 gennaio”. In Iowa DeSantis ha conquistato un 21,3% di voti, un risultato non così negativo se non fosse per il netto distacco da Trump e per il fatto che nel “granaio d’America” pensava di sbancare.

Una percentuale dunque deludente a tal punto che in molti lo hanno dato per finito. La colpa forse è stata anche della grave interferenza dei media, come denunciato dal responsabile della campagna James Uthmeier, dal portavoce Andrew Romeo e da altri del suo esercito di comunicatori. Molte agenzie e siti infatti hanno diffuso la vittoria del tycoon prima ancora che tutte le persone finissero di votare. “E’ assolutamente oltraggioso che i media chiamino la corsa elettorale prima che decine di migliaia di abitanti dell’Iowa abbiano avuto modo di votare. I media sono nel serbatoio di Trump e questo è l’esempio più eclatante finora”, ha postato Romeo sui social.

La reazione ai conteggi nei caucus (considerati gli oltre 33 milioni di dollari spesi in pubblicità, l’approvazione del governatore Kim Reynolds e quella del leader evangelico Bob Vander Plaats) è stata di malcelata delusione. Pochi minuti dopo la conferma del suo secondo posto, DeSantis è salito sul palco per dichiarare che tutto stava andando secondo i piani. “Avevano previsto che non saremmo stati in grado di timbrare il biglietto in Iowa. Ma, posso dirvi che grazie al vostro sostegno, nonostante tutto quello che ci hanno lanciato, tutti contro di noi, abbiamo preso il nostro biglietto dall’Iowa”, ha proclamato DeSantis. Dove porti esattamente questo biglietto il governatore non l’ha precisato, e ci sono poche probabilità che conduca al primo o addirittura al secondo posto nelle primarie del New Hampshire la prossima settimana.

I sondaggi infatti dicono che la medaglia d’argento finirà al collo di Nikki Haley. “Non la vedo bene per lui a breve termine”, ha detto Michael Binder, professore di scienze politiche alla University of North Florida. “Di sicuro non accadrà nel New Hampshire. Quindi, la narrazione per le prossime tre settimane sarà: cosa sta facendo? Ha i soldi per continuare?” DeSantis ha attaccato i suoi avversari sul tema dibattiti. Il governatore ha più volte ribadito come sia Haley che Trump si sottraggano ai confronti diretti e si nascondano. Martedì mattina, subito dopo che l’ex governatrice della Carolina del Sud ha annunciato che non parteciperà ai dibattiti contro Trump o Joe Biden, Ron DeSantis ha commentato su X: “Non snobberò gli elettori come Nikki Haley e Donald Trump, e ho intenzione di onorare i miei impegni”. E ancora: “Sono l’unico candidato che ha accettato di venire in New Hampshire per un dibattito.

Sono l’unico che non sta conducendo una campagna nel seminterrato”. Nel tentativo di provare a convincere gli elettori che sia effettivamente lui la scelta migliore, DeSantis l’ha presa alla larga, enfatizzando molto più le debolezze degli avversari piuttosto che i propri punti di forza e la propria agenda politica. Secondo il governatore, Haley non è una scelta realistica in grado di consolidare il sostegno repubblicano: è troppo moderata e per questo non può unire il partito e aggiudicarsi la nomination. Trump, al contrario, ha un bagaglio personale ingombrante e per questo rischierebbe di venire nuovamente sconfitto da Biden o da un dem dell’ultima ora. “Se Donald Trump sarà il candidato, le elezioni ruoteranno attorno a tutte le sue questioni legali”, ha sottolineato implacabile.

Quello che colpisce è il nuovo profilo pubblico e politico di DeSantis, sciolto e gentile sul palco nel New Hampshire; un candidato molto diverso da quello che è arrivato a inizio 2023 con la reputazione di attaccabrighe del Sunshine State. Anche se forse è troppo tardi, negli ultimi mesi l’ex veterano ha modificato il suo tipico approccio combattivo nella guerra culturale contro la teoria della razza e del genere. Martedì sera, come se non fosse più lui ma il gemello cattivo (o buono) ha sottolineato la necessità della nazione di “riuscire ad avere disaccordi”.


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