Esteri

Hamas valuta proposta accordo del Mossad

di Ernesto Ferrante -


Il leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sta “studiando la proposta di cessate il fuoco elaborata a Parigi” nel corso di un colloquio tra i capi di Cia, Mossad e intelligence egiziana, alla presenza del primo ministro del Qatar, e si recherà al Cairo “per discutere i dettagli del piano”. La priorità “è porre fine all’offensiva israeliana con il ritiro delle sue forze della Striscia di Gaza”.

“Il mondo deve fare pressione sul regime d’occupazione israeliano in modo che metta fine ai massacri e ai crimini di guerra”, ha aggiunto Haniyeh. Mohammad Nazzal, un altro esponente di vertice dell’organizzazione, ha detto ad al-Jazeera di aver riferito “ai mediatori che un cessate il fuoco permanente è il nostro obiettivo, ma possiamo arrivarci nella seconda o terza fase dell’accordo. Senza un ritiro israeliano da Gaza non possiamo accettare questa nuova proposta”.

Nelle dichiarazioni alla tv satellitare, Nazzal ha parlato di “rilascio dei prigionieri da entrambe le parti”, precisando che “ovviamente serve un negoziato”. Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha minacciato di far cadere il governo nel caso in cui si raggiunga un accordo “sconsiderato” con Hamas. In un tweet Ben Gvir ha lanciato un pesante avvertimento: “Accordo sconsiderato = smantellamento del governo”.

Israele ha rilasciato 80 corpi di palestinesi attraverso il coordinamento con la Croce Rossa e le autorità palestinesi a Gaza. Si tratta di resti in gran parte decomposti. Sono stati portati al cimitero di Tal as-Sultan a Rafah in un camion per essere poi sepolti in una fossa comune. Le operazioni sono avvenute senza la preventiva identificazione da parte dei familiari, non presenti alla consegna. E’ la terza volta che i corpi detenuti dall’esercito dello Stato ebraico vengono consegnati per la sepoltura all’interno della Striscia.

La prima è stata a Khan Younis presso l’ospedale Nasser e la seconda a Rafah. Il ministro degli Esteri britannico David Cameron, in viaggio in Oman, ha affermato che il Regno Unito sta valutando la possibilità di riconoscere uno Stato palestinese al fine di creare un precedente diplomatico che ponga fine al conflitto israelo-palestinese.


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