Esteri

A CACCIA DI ARMI

di Ernesto Ferrante -

GUERRA IN UCRAINA KIEV ATTACCO MISSILISTICO RUSSO SOLDATO


Zelensky va a caccia di armi. Prima a Londra da Sunak, poi a Parigi da Macron, dove ha trovato ad attenderlo anche Scholz. Dopo i tank, il presidente ucraino chiede gli aerei da combattimento. E qualcosa in tal senso inizia a muoversi concretamente.
Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha incaricato il segretario alla Difesa, Ben Wallace, di procedere a una ricognizione per determinare quali jet il Regno Unito potrebbe potenzialmente fornire a Kiev. Lo ha fatto sapere Downing Street in una nota in cui ha spiegato che “per essere chiari, questa è una soluzione a lungo termine”, pur riconoscendo che “è ciò di cui l’Ucraina ha ora più bisogno”.
Nella comunicazione si precisa che “non è stata presa alcuna decisione in merito alla fornitura di jet britannici all’Ucraina, ma la questione viene ‘attivamente’ considerata da Wallace”. “Ciò su cui non abbiamo preso una decisione è se inviare aerei da combattimento. Ovviamente c’è una discussione in corso tra gli altri Paesi sui loro aerei da combattimento, alcuni dei quali sono più simili a quelli a cui sono abituati i piloti ucraini”, ha commentato il segretario alla Difesa.
Il ringraziamento di Vololydmyr Zelensky al Regno Unito per la decisione di dargli 14 carri armati da combattimento Challenger, ha lasciato subito il posto alle nuove richieste di forniture. “Grazie, Rishi, per questo passo difensivo potente. Il mondo aiuta davvero quelli che hanno coraggio per difendere la libertà e aprono la strada ad una storia nuova”, ha detto l’ex comico nel suo discorso al Parlamento di Londra, prima di tornare a battere cassa.
Attingendo dal suo fornitissimo repertorio “scenico”, il leader ucraino ha donato un casco da pilota allo speaker della Camera dei Comuni, Lindsay Hoyle, con la scritta: “Abbiamo la libertà, dateci le ali per proteggerla”. Poi ha anche astutamente ricordato i trascorsi in Aeronautica di re Carlo, sottolineando che nel Regno Unito “il re è un pilota militare. E oggi in Ucraina ogni pilota militare è un re”. Di alto valore simbolico l’incontro a Buckingham Palace con il sovrano. E’ stato il primo incontro tra i due.
Londra ha annunciato nuove sanzioni contro le elite militari russe ed esponenti di spicco del Cremlino. Il Foreign Office ha reso noto che le misure prenderanno di mira sei entità che forniscono equipaggiamento militare ed un’entità legata “a nefaste reti finanziarie” legate al Cremlino.
James Cleverly, il ministro degli esteri, ha dichiarato che “l’Ucraina ha dimostrato a Putin che non si piegherà alla sua tirannica invasione”. Mosca “ha risposto colpendo indiscriminatamente aree abitate dai civili e infrastrutture nazionali critiche in tutto il paese. Non possiamo lasciarlo avere successo. Dobbiamo aumentare il nostro sostegno”.
“Queste nuove sanzioni, ha aggiunto Cleverly, accelerano la pressione economica su Putin, minando la sua macchina da guerra per aiutare l’Ucraina a prevalere. Sono determinato, coerentemente con le nostre leggi, a fare in modo che la Russia non avrà accesso ai beni che abbiamo congelato finché non metterà fine, una volta per tutte, alle sue minacce alla sovranità territoriale e all’integrità dell’Ucraina”.
L’ex primo ministro Boris Johnson ha inviato un caloroso messaggio di saluto al presidente Zelensky. “L’Ucraina deve vincere”, è stato l’hashtag usato da Johnson.

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