A Charlie Kirk la Medaglia della Libertà. Visti ritirati agli odiatori stranieri
Gli stranieri con visti Usa “che celebrano l'odioso omicidio di Kirk”, continueranno ad essere identificati
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha conferito la Medaglia presidenziale della Libertà (Medal of Freedom) all’attivista conservatore Charlie Kirk, fondatore di Turning Point Usa, ucciso lo scorso 10 settembre durante un evento alla Utah Valley University. Trump, nel corso di una cerimonia ufficiale, ha definito Kirk un “martire per la verità e la libertà”. Camera e Senato hanno approvato una risoluzione che proclama il 14 ottobre “Giornata nazionale del ricordo”.
Le parole di Trump
Il presidente ha consegnato la più alta onorificenza civile americana alla vedova Erika, paragonando il giovane a Socrate, San Pietro, Abraham Lincoln e Martin Luther King. Erika Kirk ha ringraziato il capo della Casa Bianca per essere tornato dal viaggio di pace in Medio Oriente per la cerimonia di premiazione, che è caduta nel giorno in cui il marito avrebbe compiuto 32 anni.
La commozione di Erika Kirk
“Gli avete fatto il regalo di compleanno più bello che potesse mai ricevere”, ha detto l’ex Miss Arizona, asciugandosi le lacrime. Per l’omicidio di Kirk è accusato il 22enne Tyler Robinson, cresciuto nella comunità mormone e poi avvicinatosi all’ideologia di sinistra. In caso di condanna, rischia la pena di morte.
Revoca dei visti agli stranieri che hanno scritto messaggi d’odio
Gli Stati Uniti hanno revocato i visti di cittadini stranieri per dei post sui social in merito all’omicidio di matrice politica dell’esponente della destra Maga. Ad annunciarlo è stato il dipartimento di Stato. Il provvedimento ha colpito tedeschi, messicani, argentini, sudafricani, brasiliani e paraguaiani. “Un tedesco ha celebrato la morte di Kirk e ha cercato di giustificare la sua uccisione scrivendo ‘quando muore un fascista, i democratici non si lamentano’”, ha citato come esempio il dipartimento, precisando che il visto gli è stato ritirato. Gli Stati Uniti – è stato sottolineato – “non hanno l’obbligo di ospitare stranieri che vogliono la morte degli americani”. Gli stranieri con visti Usa “che celebrano l’odioso omicidio di Kirk”, continueranno ad essere identificati. L’obiettivo primario del giro di vite è quello di indirizzare un messaggio chiaro agli odiatori che imperversano sulla rete.
L’assassinio di Charlie Kirk continua a far discutere anche in Italia. Sull’ultimo numero di “Famiglia Cristiana”, il direttore della rivista, don Stefano Stimamiglio, nel rispondere a un lettore sostiene che “l’omicidio di Charlie Kirk è stato strumentalizzato per attrarre consenso”. Secondo Stimamiglio, “anziché seguire la logica perversa della polarizzazione, bisogna recuperare un senso di umana pietà”.
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