A Gallipoli “case pollaio” per minorenni senza controllo
Ogni estate, 19mila abitanti che si moltiplicano all'infinito: caos sulle spiagge e nelle strade
Minorenni di nuovo in cronaca, ma non sono quelli rom di Milano: stavolta, emblema dell’overtourism di Gallipoli in Puglia, che segnala l’affermazione del neologismo delle “case pollaio”.
Il blitz delle Fiamme Gialle a Gallipoli, una goccia nel mare dello scandalo
La Guardia di Finanza ha effettuato un blitz controllando 62 appartamenti tra i quartieri di Baia Verde e Lido San Giovanni. In uno dei casi più gravi, in un appartamento di soli 50mq omologato per tre persone sono stati trovati 9 ragazzi, di cui 5 minorenni.
Sono stati anche rilevati casi di turisti ospitati in locali registrati catastalmente come rimesse per autoveicoli. E in totale sono stati identificati 424 vacanzieri, con 74 persone in eccedenza rispetto ai limiti consentiti.
Una goccia nel mare di una località di 19mila abitanti che in estate diventano decine di migliaia: nessuno li ha mai contati, ci si accorge di loro quando l’affluenza – come negli anni passati – diventa caos sulle spiagge (specie di notte) e nelle strade.
I controlli
Sono state riscontrate 22 violazioni dell’ordinanza comunale contro il sovraffollamento.
Ai proprietari verranno contestate multe amministrative superiori a 25mila euro e possibili ordinanze di sgombero. La sanzione prevista è di 350 euro per ogni persona oltre il limite.
Due proprietari sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per omessa comunicazione delle generalità degli ospiti minorenni alla Questura di Lecce.
L’overtourism senza il freno della politica locale
La politica locale ha finora adottato a Gallipoli una visione secondo la quale il turismo rappresenta una risorsa economica fondamentale e un motore di sviluppo culturale e sociale.
Da qui la partecipazione ad eventi di promozione turistica come la BTM 2025, sottolineando l’importanza di valorizzare il patrimonio culturale della città e di posizionare Gallipoli come destinazione di eccellenza in Puglia.
Un approccio che ha messo in evidenza una certa enfasi sulla crescita turistica e sulla promozione del territorio, spesso vista come una grande opportunità per l’economia locale, di occupazione e visibilità.
Amministratori sempre concentrati molto sulla promozione dell’immagine e sull’attrazione di flussi turistici, anche di massa, senza però un controllo rigoroso e tempestivo per frenare gli effetti negativi dell’overtourism, come il sovraffollamento e le strutture non idonee.
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