A Madrid la dedica a Gabriele Münter, fondatrice del Blau Reiter
IL Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid sta portando avanti un progetto di ricerca e di evidenziazione del lavoro delle tante grandi artiste per dare loro il posto che meritano nella storia dell’arte: una di queste figure è Gabriele Münter (1877-1962), una delle fondatrici del Blaue Reiter, il Cavaliere Azzurro, il leggendario gruppo di artisti espressionisti con sede a Monaco a cui appartenevano anche Wassily Kandinsky e Franz Marc.
L’artista, molto nota in Germania e che solo negli ultimi anni che ha iniziato a godere di un maggiore riconoscimento nel resto d’Europa, è rappresentata nella mostra “Gabriele Münter. La Gran Pintora Expresionista”, che apre il 17 novembre e prosegue fino al 25 febbraio 2025, attraverso 145 fra dipinti, disegni, stampe e fotografie. Queste opere presentano non solo le attività artistiche di Gabriele e la complessità del suo lavoro, ma anche un’artista che si ribellò alle limitazioni imposte alle donne del suo tempo e che divenne una delle figure di spicco dell’espressionismo tedesco all’inizio del XX secolo. Nel corso della sua lunga carriera in numerose occasioni la Münter dimostrò una capacità di adattamento, un instancabile desiderio di sperimentazione e un’apertura verso ciò che era nuovo o diverso.
Nei suoi dipinti, con le loro linee precise e i colori intensi, lo spettatore entra nel suo mondo privato e attraverso il suo sguardo conosce amanti, oggetti di uso quotidiano, paesaggi e l’intimità stessa dell’autrice.
La retrospettiva, la prima dedicata all’artista che si tiene in Spagna, si apre con un’ampia sezione dedicata all’inizio delle attività di Münter come fotografa amatoriale e analizza il modo in cui il suo rapporto con questo moderno mezzo di espressione fu fondamentale per il suo sviluppo successivo. La mostra prosegue poi con un focus interessante sulla sua attività pittorica attraverso un’indagine cronologico-tematica che inizia con opere realizzate durante i viaggi dell’artista in Europa e Nord Africa con il suo compagno Wassily Kandinsky, seguita da un’ampia sezione sui capolavori di Münter del periodo del Cavaliere Azzurro. L’ultima sezione si concentra sul suo esilio in Scandinavia durante la Prima Guerra Mondiale e sui diversi percorsi espressivi che ha intrapreso dopo il suo ritorno in Germania.
La mostra, ma più in generale tutto il progetto, è il risultato eccellente di un impegno collaborativo tra il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, la Fondazione Gabriele Münter e Johannes Eichner e la Städtische Galerie am Lenbachhaus und Kunstbau di Monaco e beneficia del sostegno della Comunidad de Madrid e dell’Art Foundation Mentor Lucerne. Dopo la sua esposizione a Madrid, in versione modificata, la mostra proseguirà per il Musée d’Art Moderne di Parigi.
Torna alle notizie in home