Esteri

A Pechino la “storica” dichiarazione tra Hamas e Fatah

di Ernesto Ferrante -


Quattordici fazioni palestinesi, tra cui Hamas e Fatah, hanno firmato un accordo in Cina per mettere fine alle divisioni esistenti: ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, definendo “storica” la “Dichiarazione di Pechino” con la quale gruppi contrapposti anche in maniera aspra da anni, hanno compiuto il primo passo in direzione di un governo di unità nazionale al termine della guerra in corso nella Striscia di Gaza. La diplomazia cinese è riuscita dove, a partire dal dal 2007, avevano fallito diversi paesi arabi guidati dall’Egitto. Durissima la reazione di Tel Aviv. “Hamas e Fatah hanno firmato un accordo in Cina per il controllo congiunto di Gaza dopo la guerra. Invece di rifiutare il terrorismo, Mahmoud Abbas abbraccia gli assassini e gli stupratori di Hamas, rivelando il suo vero volto”.

Così il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha commentato su ‘X’ l’intesa raggiunta con la dichiarazione di Pechino tra rappresentanti palestinesi. “In realtà questo non accadrà perché il governo di Hamas sarà schiacciato e Abbas osserverà Gaza da lontano. La sicurezza di Israele rimarrà esclusivamente nelle mani di Israele”, ha assicurato Katz. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas potrebbe recarsi in visita ufficiale in Russia ad agosto. Lo ha affermato l’inviato del Cremlino per il Medio Oriente e i paesi africani e viceministro degli Esteri, Mikhail Bogdanov. “Entro la fine dell’estate. Lo aspettiamo ad agosto. L’amministrazione presidenziale fornirà informazioni più precise”, ha aggiunto Bogdanov. Israele, gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti hanno tenuto una riunione segreta giovedì ad Abu Dhabi per discutere dei piani per la gestione dell’enclave palestinese ad ostilità cessate. Lo riporta Axios citando due funzionari israeliani a condizione di anonimato. I colloqui sono stati ospitati dal ministro degli Esteri degli Emirati, Abdullah Bin Zayed, e hanno visto la partecipazione del ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, e dell’inviato del presidente americano Joe Biden per il Medioriente, Brett McGurk. Presenti anche due alti funzionari israeliani coinvolti nella preparazione di piani per l’amministrazione della Striscia di Gaza una volta che saranno concluse le operazioni militari israeliane.


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