Attualità

A Roma una nuova videocall dei Volenterosi per l’Ucraina

In occasione della Conferenza per la ricostruzione in corso nella Capitale, il nuovo appuntamento a distanza tra i 30 Paesi

di Angelo Vitale -


Condizionata dal conflitto che non ha tregua, la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina nella Nuvola dell’Eur a Roma si trasforma in un’occasione per ribadire il sostegno unanime al Paese invaso dalla Russia: oltre 4mila delegati, 100 delegazioni governative, 40 organizzazioni internazionali, più di 2mila aziende (di cui circa 500 italiane), rappresentanti della società civile, istituzioni finanziarie e banche di sviluppo, in una mobilitazione incentrata su investimenti e coordinamento per la ricostruzione, con un dichiarato approccio “whole-of-society” che coinvolge istituzioni, imprese e cittadini, tenendo a mente la necessità di risorse enormi, stimate in 500 miliardi di euro dalla Banca Mondiale, ben oltre il Piano Marshall.

La Conferenza

Presenti Volodymyr Zelensky, Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen, Friedrich Merz, Donald Tusk e altri capi di Stato e di governo, l’Italia punta ad annunciare nuovi impegni per 14-14,5 miliardi di euro, con la firma di circa 100 accordi per ricostruzione energetica, sminamento, riabilitazione delle aree distrutte e modernizzazione delle infrastrutture, sui temi chiave di energia, ripresa verde, assistenza sanitaria, istruzione, sviluppo locale e regionale, diritti umani, digitalizzazione, rientro dei profughi.

La videocall dei Volenterosi per l’Ucraina

Nell’ambito della Conferenza, una videocall riunirà Giorgia Meloni (presente a Roma), Keir Starmer (collegato dalla Gran Bretagna), Emmanuel Macron e altri leader europei dei circa 30 Paesi del gruppo dei “Volenterosi”, oltre a rappresentanti di Nato e Unione Europea.

Starmer e Macron si collegano dalla base di Northwood nel Regno Unito – ove discutono la creazione di una task force militare congiunta franco-britannica, pronta a essere inviata sul campo in Ucraina con un ruolo di supporto e deterrenza e la possibile costituzione di una forza di circa 30mila soldati, con droni e unità navali nel Mar Nero, per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione – con Meloni e altri leader presenti fisicamente a Roma, con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento internazionale sul sostegno all’Ucraina, discutere il mantenimento della capacità di combattimento ucraina e la rigenerazione dell’esercito, oltre a garantire nuove forme di supporto e sicurezza.


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