AcquaRoma U14 in finale

Il messaggio del coach Colosimo ai suoi ragazzi

Si svolgerà domenica l’ultima partita della stagione del campionato di categoria U14 di pallanuoto. A contendersi la vittoria finale, i ragazzi dell’Acqua Roma (giovane società nata nel 2016) guidati da Federico Colosimo. Ex capitano della Lazio, il coach ha indirizzato ai suoi giovani atleti un significativo e toccante messaggio che parte dal racconto del suo percorso come allenatore, iniziato l’8 novembre scorso “per una passione ineguagliabile e per l’affetto verso una società che tratta i suoi giovani atleti come figli”. Un percorso portato avanti con ambizione, “perché anche una società emergente, con programmazione, lavoro e dedizione può eccellere”.

Poi “il primo incontro con quelli che sono diventati i miei ragazzi, il timore nei loro occhi alla prima partita che si è trasformato, giorno dopo giorno, in forza e consapevolezza. Bracciata dopo bracciata, allenamento dopo allenamento, vittoria dopo vittoria” scrive Colosimo. Che ricorda: “Prima c’è stato il passaggio del turno, poi i quarti e la semifinale. E ora l’ultimo atto” del percorso “di una squadra che mi assomiglia nel carattere, nell’entusiasmo, nella passione, nell’amore e nel rispetto. Loro per me hanno già vinto. E vederli giocare mi emoziona e mi riempie di orgoglio”. Poi la conclusione: “grazie a loro e alle loro famiglie, che subito hanno creduto in me. Ma anche alla società, che mi ha fatto sentire a casa sin da subito. Il mio cuore batte forte anche per loro. Fino alla fine”.

Il messaggio del coach Colosimo ai suoi ragazzi

Si svolgerà domenica l’ultima partita della stagione del campionato di categoria U14 di pallanuoto. A contendersi la vittoria finale, i ragazzi dell’Acqua Roma (giovane società nata nel 2016) guidati da Federico Colosimo. Ex capitano della Lazio, il coach ha indirizzato ai suoi giovani atleti un significativo e toccante messaggio che parte dal racconto del suo percorso come allenatore, iniziato l’8 novembre scorso “per una passione ineguagliabile e per l’affetto verso una società che tratta i suoi giovani atleti come figli”. Un percorso portato avanti con ambizione, “perché anche una società emergente, con programmazione, lavoro e dedizione può eccellere”.

Poi “il primo incontro con quelli che sono diventati i miei ragazzi, il timore nei loro occhi alla prima partita che si è trasformato, giorno dopo giorno, in forza e consapevolezza. Bracciata dopo bracciata, allenamento dopo allenamento, vittoria dopo vittoria” scrive Colosimo. Che ricorda: “Prima c’è stato il passaggio del turno, poi i quarti e la semifinale. E ora l’ultimo atto” del percorso “di una squadra che mi assomiglia nel carattere, nell’entusiasmo, nella passione, nell’amore e nel rispetto. Loro per me hanno già vinto. E vederli giocare mi emoziona e mi riempie di orgoglio”. Poi la conclusione: “grazie a loro e alle loro famiglie, che subito hanno creduto in me. Ma anche alla società, che mi ha fatto sentire a casa sin da subito. Il mio cuore batte forte anche per loro. Fino alla fine”.

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