Attualità

Addio ad Anouk Aimée, musa di Fellini e Lelouch

di Angelo Vitale -


Il mondo del cinema piange la scomparsa di Anouk Aimée, leggendaria attrice francese, che si è spenta all’età di 92 anni. “Non ho mai cercato io un regista – diceva-. Ho bisogno di essere cercata, di essere desiderata, amata”: parole che raccontano un modo di vivere la propria vita e l’arte. La fotografia di una carriere in cui era stata valorizzata da grandi registi, incantando il pubblico con la sua eleganza, il suo fascino e le sue interpretazioni indimenticabili.

In Italia, La Dolce Vita di Federico Fellini del 1960 al fianco di Marcello Matroianni, che però non le diede la notorietà. Un anno dopo nel cast de Il Giudizio Universale di Vittorio De Sica. Viso intenso dai tratti irregolari, fascino intellettuale, fu perfetta in Un uomo, una donna di Claude Lelouche. Nata a Parigi il 27 aprile 1932, Aimée aveva iniziato la sua carriera da giovanissima. Ha vinto nel 1980 il Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes per il film Salto nel vuoto di Marco Bellocchio. Nel 2002 le era stato conferito il Premio César onorario e nel 2003 l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino.

Per Lelouch l’essenza dell’arte moderna, Anouk. “La mia compagna di strada, la mia amica da sempre – ha scritto su Instagram per ricordarla – mi ha dato tutte le mie possibilità e ha detto sì quando, giovane regista, gli altri hanno detto di no. Grazie a lei, e solo a lei, ho custodito la luce. La sua silhouette e grazia rimarranno per sempre incise su una spiaggia in Normandia. Dopo aver fatto sognare tutta la terra, ora farà sognare gli angeli”.


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