Esteri

Afghanistan: si aggrava il bilancio delle vittime del terremoto a nord-est di Jalalabad

Forte il timore di crolli nelle aree più remote

di Ernesto Ferrante -


Sono oltre 250 le persone morte e altre centinaia quelle ferite a causa del terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito l’Afghanistan orientale, vicino al confine con il Pakistan. Il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare ulteriormente. Le squadre di soccorso hanno avuto difficoltà a raggiungere alcune delle comunità più interne, anche a causa delle frane, stando a quanto ha riferito l’agenzia di stampa statale Bakhtar News Agency (Bna).

Le scosse sono state avvertite anche in Pakistan

L’epicentro del sisma, verificatosi alle 23:47 (19:17 GMT) di ieri sera a una profondità di 8 chilometri, è stato registrato a 27 chilometri a nord-est di Jalalabad, una città di circa 200.000 abitanti nella provincia di Nangarhar, e a una profondità relativamente bassa di 8 km, secondo l’Us Geological Survey. I giornalisti dell’Afp hanno avvertito le scosse a Kabul per diversi secondi, così come a Islamabad, nel vicino Pakistan, a 370 chilometri di distanza in linea d’aria. Secondo l’Usgs, circa mezzo milione di persone hanno probabilmente avvertito scosse di varia intensità. Forte è il timore di crolli di strutture costruite male per l’utilizzo di materiali scadenti. Due bambini sono morti nel crollo del tetto della loro casa proprio nella provincia di Nangarhar, di cui Jalalabad è il capoluogo.

L’Afghanistan è colpito spesso da terremoti

L’Afghanistan è interessato da una elevata sismicità, per frequenza ed intensità dei
terremoti , in particolare nella catena montuosa dell’Hindu Kush, vicino alla congiunzione delle placche tettoniche euroasiatica e indiana. La provincia di Nangarhar è stata flagellata nei giorni scorsi da inondazioni improvvise che hanno provocato la morte di cinque persone e causato danni a terreni agricoli e aree residenziali.


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