Esteri

Africa: jihadisti all’attacco

di CdG -

©imagoeconomica


Strage in Burkina Faso. E nel Mali si prepara un’offensiva

È di almeno cento civili uccisi il bilancio dell’attacco compiuto ieri mattina contro un villaggio nel nord del Burkina Faso, non lontano dalla frontiera con il Niger. Sull’accaduto ci sono varie testimonianze, ma mancano conferme ufficiali anche sul numero dei morti, che dunque potrebbe essere superiore a quello inizialmente indicato.

Circa la ricostruzione dei fatti, a quanto si è appreso l’eccidio si è consumato a Seytenga, dove le autorità locali, appresa la notizia, hanno inviato forze di sicurezza per proteggere la popolazione e chiarire le responsabilità della strage. In proposito, stando a quanto riferito da un portavoce del governo, non è ancora stata accertata la paternità dell’azione, né sono giunte in proposito rivendicazioni. Resta comunque il fatto che nei giorni precedenti l’attacco nella zona si erano già verificati episodi preoccupanti, come l’assalto ad una brigata della gendarmeria, a cui era seguita un’operazione nella zona dell’esercito.

A proposito in generale della situazione del Paese dell’Africa occidentale, va ricordato che il Burkina Faso ha 21 milioni di abitanti e nell’area del Sahel il governo (da gennaio in mano ad una giunta golpista) deve affrontare una doppia grave emergenza: da un lato la siccità, dall’altro il dilagare, assai preoccupante, di gruppi jihadisti.

E proprio su quest’ultimo aspetto, va registrata un’altra notizia, che riguarda sempre l’area geografica in questione. Nelle scorse ore, in Mali, il Movimento per la salvezza dell’Azawad (che riunisce i combattenti tuareg) e le Forze armate maliane stanno dispiegando le loro forze nella regione precedentemente presidiata dal contingente europeo a guida francese. Lo riferiscono fonti di stampa maliana, secondo cui le operazioni in questione si inseriscono nell’impegno a contrastare la rinnovata offensiva, nella zona, dei miliziani dello Stato islamico. Che risulta in crescendo anche in conseguenza del progressivo smantellamento dell’operazione internazionale seguita ai dissapori francesi con il governo militare del Mali. Da marzo ad oggi – ricorda Agenzia Nova – nella regione di Menaka sono scoppiati violenti scontri fra i miliziani dello Stato islamico e i combattenti tuareg, che per quasi quattro mesi sono stati l’unico bastione antijihadista rimasto nella regione.


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