Cronaca

Aggredite con l’acido, due sorelle in ospedale

Ancora violenza nel fine settimana a Napoli, le giovani aggredite da tre ragazze. Si indaga sulla pista passionale. La condanna della politica

di Giovanni Vasso -


Aggredite con l’acido da alcune ragazze in sella a uno scooter, due sorelle finiscono in ospedale a Napoli. Un altro fine settimana di passione in città dove, nella tarda serata di domenica, s’è registrato l’ennesimo atto di violenza che, secondo gli investigatori, potrebbe avere le sue ragioni in un regolamento di conti tra giovani donne.

L’episodio si è verificato poco dopo l’una di notte, nell’area di corso Amedeo di Savoia. Le ragazze, due sorelle rispettivamente di 17 e 24 anni, sarebbero state avvicinate da uno scooter da cui sarebbe stato lanciato dell’acido contro di loro. Ad aggredirle sarebbero state delle altre ragazze che per il momento non sono state ancora identificate. Le indagini sono state affidate agli agenti della Squadra Mobile dopo la denuncia in Questura presentata dalle due vittime. A complicare il lavoro dei tutori dell’ordine, il fatto che, a quanto pare, non ci si potrà avvalere di immagini filmate dai sistemi di videosorveglianza. Per il momento, la pista battuta dagli inquirenti sarebbe quella di una ritorsione per motivi passionali. Esclusa ogni ipotesi relativa a un tentativo di rapina o al coinvolgimento della criminalità organizzata.

Le due sorelle sono state soccorse all’ospedale Cardarelli e sono rimaste ricoverate fino alla tarda mattinata di ieri per le ferite da ustione riportate. Dopo le medicazioni e le visite, hanno incontrato un chirurgo plastico e sono state dimesse.

Ma l’episodio ha inquietato, e non poco, la città agitando il dibattito politico. Valeria Valente, senatrice Pd, ha condannato l’accaduto e ha invocato un “Pnrr incentrato sul disagio giovanile”. Per Valente: “Nemmeno una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle strade, senz’altro necessaria e utile, è in grado di prevenire sempre e comunque violenze come questa”. E sulla violenza che da tempo attanaglia la città: “Occorre una sorta di Pnrr incentrato sul disagio giovanile, un piano che metta al centro le disuguaglianze, i desideri frustrati, la mancanza di opportunità, i modelli negativi che oggi continuano a mietere proseliti, e si impegni per una trasformazione sociale a tutto campo, che renda i giovani protagonisti. E restituisca loro la capacità di confrontarsi con le parole, lealmente, e non con la violenza”.

Feroce la reazione del consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli: “Troppi giovani vivono senza regole e senza coscienza in una sorta di deriva sudamericana che vive il nostro territorio. C’è bisogno di punizioni severe, e le famiglie devono risponderne. Non si chiedono dove sono figli, cosa stanno facendo, che fanno in giro in tarda notte? Vanno educati loro in primis, solo così, forse, qualcosa inizierà a cambiare”. Infine ha aggiunto: “Il 50% dei detenuti minorenni inseriti in un percorso di recupero sono campani. Intanto però se le condanne continuano a essere super lievi anche per gli omicidi o i tentati omicidi le cose andranno sempre peggio”.


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