Ambiente

Agrifotovoltaico: Renergetica punta all’innovazione

di Anna Maria Funari -


Cresce in Italia l’interesse per l’agrifotovoltaico. Gli obiettivi previsti dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) al 2030 sono di circa 30 GW di potenza aggiuntiva, che gli analisti prevedono di rivedere al rialzo, con una potenza annuale installata di almeno 2 GW da far crescere in un biennio, per poi attestarla su valori superiori ai 5 GW annui. Nel comparto, la società ligure Renergetica ha ora acquisito un brevetto studiato per la progettazione di impianti agro-voltaici su terreni produttivi e punta a sviluppare in questo modo impianti per 650 MWp.

Renergetica, quotata su Euronext Growth Milan, attiva anche in Spagna, Usa, Sudamerica e Colombia, fa parte della holding Exacto, player operativo nel settore dell’ambiente, in particolare nella gestione ecosostenibile dei rifiuti e opera da più di 20 anni, con un’altra azienda del gruppo, Officina dell’Ambiente, per favorire l’uso virtuoso di materiali free CO2, in ottica di economia circolare.

“Renergetica continuerà a massimizzare lo sviluppo di progetti fotovoltaici a terra in siti industriali oppure ex cave, aree dismesse, ma la loro superficie e disponibilità è limitata rispetto alle potenzialità di sviluppo su aree agricole – spiega Stefano Giusto, presidente di Renergetica e di Exacto -. Già oggi, circa l’85% dei terreni contrattualizzati a lungo termine da Renergetica sono siti produttivi dove poter installare impianti agro-voltaici. Grazie a questo brevetto, l’agro-voltaico del futuro diviene una realtà sostenibile innanzitutto per gli agricoltori, dove la produzione agricola non solo convive, ma viene favorita e protetta dall’installazione di pannelli fotovoltaici”.

Nel campo, Renergetica può vantare l’utilizzo di Hybrid Grid Smart Controller (HGSC), un software di controllo per l’ottimizzazione delle reti ibride. Ora, il brevetto acquisito punta a garantire una sinergia ottimale tra la potenza fotovoltaica installata e la superficie di terreno occupata, una facilità nelle operazioni di manutenzione ed una maggiore sicurezza per gli addetti a tali operazioni, un consistente risparmio idrico, una totale flessibilità nei cambi di coltura.

Altro vantaggio, l’impianto di un sistema fotovoltaico che non nuoce in alcun modo alle coltivazioni sottostanti. Al contrario, è in grado di proteggerle dagli agenti atmosferici dannosi ed  è capace di adattarsi al contesto territoriale, alle diverse caratteristiche dei suoli, alle dimensioni delle aziende agricole e alle loro forme di conduzione.


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