Aiuti a Rafah e dal cielo per i civili di Gaza (VIDEO)
Si intensificano le missioni umanitarie verso la Striscia ma Israele nega la carestia nell'area
La situazione degli aiuti umanitari per la Striscia di Gaza resta drammatica, con un’intensa attività sia al valico di Rafah sia tramite missioni di lancio aereo, mentre Israele e le Forze di Difesa Israeliane negano ufficialmente la presenza di una carestia nella Striscia.
Gli aiuti al valico di Rafah
Al valico di Rafah, al confine tra Egitto e Gaza, una delle principali vie per l’arrivo degli aiuti umanitari, l’Egitto ha quasi triplicato i camion di aiuti in ingresso, arrivando ad almeno 300 al giorno tra cibo, medicinali, carburante e altri materiali di soccorso, per affrontare una crisi considerata senza precedenti.
Diverse carovane della società civile e associazioni di volontariato nordafricane hanno raggiunto Rafah, a testimonianza di una forte mobilitazione internazionale, anche a fronte delle lunghe attese e dei blocchi sia al confine che nei territori di passaggio.
I lanci di aiuti dal cielo
Israele ieri sera aveva annunciato suoi lanci di aiuti dal cielo. Ma quella principale è una operazione congiunta di Giordania, Regno Unito e Francia, con le forze giordane che hanno effettuato quattro lanci su indicazione personale di re Abdullah II. In Rete i video – come quello che pubblichiamo qui sotto – che mostrano il lancio del carico paracadutato lungo la costa e i palestinesi che corrono a recuperarlo in mare servendosi pure di imbarcazioni di fortuna.
Quelli precedenti erano state missioni cui avevano concorso anche i i Paesi Bassi, per la consegna di farmaci e aiuti all’ospedale da campo giordano nel nord di Gaza.
Israele nega: “Non c’è una carestia”
Israele, comunque, nega con decisione la presenza di una carestia a Gaza, definendo queste dichiarazioni come propaganda di Hamas.
L’Idf ha tenuto a precisare che la responsabilità della distribuzione dei beni è delle Nazioni Unite e delle organizzazioni non governative, evocando la necessità di garantire che gli aiuti umanitari non finiscano nelle mani di Hamas.
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