Aiuti Ue per l’Italia: zero contributi per assumere
Aiuti Ue per l’Italia: la Commissione europea ha approvato un piano da 61,5 milioni di euro per sostenere i datori di lavoro del settore privato nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. In particolare, le misure assumeranno la forma di sovvenzioni dirette per sostenere le imprese del nostro Paese che assumono lavoratori particolarmente svantaggiati, esentandole dal pagamento dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 8mila euro per contratto di assunzione. Per aderire a questo pacchetto, le aziende dovranno aver assunto i lavoratori in tutto il periodo di quest’anno, da gennaio a dicembre.
Il piano di aiuti Ue che riguarda l’Italia è stato approvato nell’ambito del Quadro temporaneo di crisi e transizione adottato dalla Commissione europea lo scorso 9 marzo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina. La definizione modifica e prolunga in parte il precedente Quadro Temporaneo di Crisi che era stato deciso nel marzo dell’anno scorso per consentire agli Stati membri di sostenere l’economia nel contesto dell’attuale crisi geopolitica, già modificato due volte in quell’anno, a luglio e ad ottobre.
La Commissione ha ritenuto che il piano italiano sia in linea con le condizioni stabilite. Nel dettaglio, gli aiuti alle imprese, liquidabili entro dicembre, non supereranno i 250mila euro per azienda nel settore agricolo, i 300mila euro nei settori della pesca e dell’acquacoltura e i 2 milioni di euro in tutti gli altri settori.
Nel marzo scorso, erano state anche prorogate le misure di sostegno per favorire la transizione verso un’industria a zero emissioni, come quelle per accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili e dello stoccaggio dell’energia e per la decarbonizzazione dei processi di produzione industriale e semplificate pure le condizioni per la concessione di aiuti a piccoli progetti e a tecnologie meno mature, ampliando le possibilità di sostegno e di supporto alla decarbonizzazione dei processi industriali passando a combustibili derivati dall’idrogeno nonché prevedendo massimali di aiuto più elevati e calcoli di aiuto semplificati.
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