Attualità

Via a commissione di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori

di Giuseppe Ariola -

Emanuela Orlandi - Mirella Gregori


Ha preso il via la discussa commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori della quale è stato eletto presidente il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo. “Cercherò di fare un lavoro serio, analitico e attento – ha dichiarato il presidente – per dare un contributo importante per la ricerca della verità. Vorrei che la Commissione fosse luogo non di polemica né di spettacolarizzazione, perché probabilmente questa vicenda ne ha avuta già troppa, ma di confronto serio e di indagine”. In merito alle indagini su due casi rimasti misteriosi da ormai 40 anni, De Priamo ha aggiunto come “Ci sono documentazioni lunghissime e complesse, in questa vicenda ci sono state piste false e sbagliate. In questo ginepraio cercheremo di fare ordine e darci un metodo di lavoro e lo vorrò fare insieme e a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione della Commissione”.

L’inizio dell’inchiesta parlamentare ha suscitato l’entusiasmo di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, da sempre in prima linea per cercare la verità su un caso in cui si intrecciano ambienti vaticani, banda della Magliana e servizi segreti, italiani e stranieri. “Sono molto contento. E’ un passo importante”, ha commentato, dicendosi fiducioso che “questa commissione porterà a chiarire molte situazioni che non sono mai state approfondite in passato”.  Medesima reazione quella di Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella: “Dopo tanti mesi che abbiamo atteso partissero i lavori, oggi sono contenta. Speriamo sia un buon inizio e che ce la mettano tutta per arrivare alla verità. Per la famiglia Gregori questa è l’ultima spiaggia e vogliamo essere fiduciosi”.

Una speranza di tanti, perché come ha ricordato Carlo Calenda Sono decenni che noi dobbiamo dare risposte a due famiglie italiane che hanno perso due ragazze giovani, noi abbiamo fortemente voluto questa Commissione, in particolare sul caso Orlandi le cose non sono chiare, come Repubblica italiana dobbiamo pretendere che vengano chiarite da tutte le persone coinvolte”. Un appello alla “verità” è poi giunto dal vicepresidente della commissione Roberto Morassut che auspica la “collaborazione delle due magistrature”, quella italiana e quella vaticana, anche per carcare di “diradare ombre che hanno minato la fiducia di tanta gente nella giustizia”.


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