Cronaca

Alberghi, voli aerei o in elicottero: le accuse a Pereira per peculato. E ora la Procura gli sequestra 126mila euro

di Angelo Vitale -


Non solo le spese dal pescivendolo o per la frutta e verdura delle sue cene casalinghe per il fundraising, tra le accuse al vertice del Maggio musicale fiorentino, Alexander Pereira, indagato per peculato riguardo alle spese sostenute e poste a carico delle casse della fondazione lirico-sinfonica.

L’uso di un elicottero, l’utilizzo disinvolto della carta di credito della fondazione, le spese di trasloco, per alberghi e voli aerei, tra le accuse a Pereira.

AGGIORNAMENTO ORE 12.33

L’indagine per peculato contesta il rimborso di spese personali non dovute fatte con la carta di credito della Fondazione. Eseguito il sequestro preventivo per equivalente della somma di 126.483,61 euro a carico dell’ex sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, indagato dalla Procura di Firenze per il reato di peculato. Secondo l’accusa, Pereira si sarebbe appropriato della complessiva somma di 126.483,16 euro “avendo per ragione dei suo ufficio la disponibilità di denaro dell’Ente”.

In particolare, spiega il procuratore facenti funzioni Luca Turco in un comunicato, è “contestato a Pereira di avere ottenuto il rimborso di spese personali e di avere utilizzato la carta di credito della Fondazione per pagare spese non inerenti la sua funzione e non rimborsabili per contratto, quali le spese per trasloco, per pernottamenti in alberghi, per voli aerei o con elicottero, taxi e treno”.

E’ stato contestato a Pereira anche di avere ottenuto il pagamento diretto, da parte di due fondazioni estere, del canone locativo della propria abitazione personale a San Casciano Val di Pesa (Firenze), “canone elargito anche per la sponsorizzazione del Maggio Musicale”.

Il sequestro preventivo è stato eseguito dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Firenze in base all’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Tribunale del Riesame di Firenze, che ha così accolto l’appelìo del pubblico ministero contro il decreto del giudice per !e indagini preliminari del 24 maggio scorso di rigetto della richiesta di sequestro preventivo.

Il Tribunale del Riesame ha ritenuto “la sussistenza di concreti elementi di fatto, quantomeno indiziari, idonei a ricondurre la condotta dell’indagato al reato di peculato, avendo fruito Pereira di rimborsi ed effettuato spese, non solamente non consentiti dal contratto e dal regolamento della Fondazione, ma che esulano anche dalle funzioni svolte”.

Contro il sequestro preventivo, l’avvocato Sigfrido Fenyes, difensore di Alexander Pereira, ha annunciato ricorso: “Prendo atto del provvedimento. Ritenevo corretto in punto di diritto quello del Gip del Tribunale di Firenze e, su preciso incarico del dottor Pereira, mi accingo a ricorrere per Cassazione avverso l’ordinanza del Tribunale del Riesame”.

Dai primi giorni dello scorso marzo scorso la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino – “dopo aver raccolto i pareri tecnico-giuridici di varie istituzioni e dopo un’attenta analisi della situazione finanziaria e amministrativa” – su decisione del ministero della Cultura è stata commissaria. Il ruolo di commissario è stato affidato a Onofrio Cutaia, fino ad allora direttore generale della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Mic. Cutaia si è subito trovato ad affrontare una situazione economica con un grosso buco di bilancio.

Nel 2022 si sono registrati 12,7 milioni di costi di produzione a fronte di 2,7 milioni da ricavi bigliettazione oltre ai 5,4 milioni di sponsor privati (di cui 1 milione anticipato di un’annualità). Il buco di bilancio ha costretto subito il commissario Cutaia a bloccare nuovi spettacoli in vista del Festival del Maggio. Entro il prossimo mese di luglio la Fondazione dovrà essere ‘solvente’, ovvero dovrà avere titoli certi, a fronte di risorse straordinarie, pari a 8 milioni di euro. In caso contrario, l’unica alternativa sarà la sospensione delle attività e il tentativo di ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori. Il ministero della Cultura, con il Comune di Firenze, la Città Metropolitana e la Regione Toscana sono impegnati in questa fase a cercare le risorse necessarie per non bloccare l’attività della Fondazione lirico-sinfonica.


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