Salute

Alimentazione, l’85,2% degli italiani preferisce quella tradizionale

di Redazione -


A tavola l’85,2% degli italiani sceglie un regime alimentare tradizionale mentre la restante parte della popolazione si divide fra il 6,6% di coloro che affermano di non essere attualmente vegetariani ma di esserlo stati in passato, il 5,8% di vegetariani e il 2,4% di quanti aderiscono ad uno stile alimentare vegano. Sono i numeri del Rapporto Italia 2021 di Eurispes nel capitolo dedicato all’alimentazione. Le motivazioni: per il 23,1% di quanti dichiarano vegetariani o vegani – spiega il rapporto – questa scelta si inserisce “in una più ampia filosofia di vita, che non si esaurisce nell’amore verso gli animali, ma abbraccia una volontà più ampia di prendersi cura del mondo in cui viviamo”. D’altro canto da sempre più parti si rimarca l’importanza delle scelte alimentari in un’ottica di sostenibilità. Di recente, per esempio, il Wwf ha lanciato la sua ‘Campagna Food4Future. La strategia Wwf per nutrire il mondo e proteggere il Pianeta’ che vuole promuovere modelli di produzione e consumo alimentari che “proteggano e conservino la natura, garantendo al tempo stesso cibo sufficiente, equo, pulito, sano e nutriente, per le generazioni attuali e future”. Perché, secondo l’associazione, l’attuale sistema alimentare è tra le cause che ci spingono sempre più oltre i limiti in termini di perdita di biodiversità, cambiamenti climatici, cambiamento d’uso del suolo e alterazione dei cicli biogeochimici. Quattro le aree d’azione urgenti, per il Wwf, che se messe in pratica subito a livello globale consentirebbero di rendere i sistemi alimentari più resilienti, inclusivi, sani e sostenibili, tenendo conto delle necessità umane e dei limiti del Pianeta: agire in campo (grow better), in mare (fish better), a tavola (eat better), riducendo perdite e sprechi alimentari (use better).

Domenico Condello


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