Politica

Alla Lega non piacciono i distinguo a scuola tra vaccinati e non

di Giovanni Vasso -


Ma la Lega non gradisce le distinzioni tra vaccinati e non proprio all’interno della scuola. E si fanno sentire le fibrillazioni nel governo Draghi. I ministri della Lega hanno lasciato il cdm e hanno affidato a una nota il loro disappunto. “Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato oggi in Consiglio dei ministri, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati. I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese”. Così hanno affermato in una nota i ministri della Lega Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani.
È sceso in campo, inoltre, anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Che ha tuonato. “Nessuna distinzione nella scuola primaria tra vaccinati e non, ma solo tra positivi e negativi, per evitare discriminazione tra bambini e famiglie. Questa la proposta che avevo avanzato al Governo, durante l’incontro Stato-Regioni di questo pomeriggio”. Attilio Fontana ha poi proseguito. “Una proposta che parte dalla considerazione che in questa fascia d’età la percentuale dei vaccinati è ancora bassa e dalla constatazione dell’attuale miglioramento della situazione epidemiologica, come dimostrano gli ultimi dati”.


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