Esteri

Allarme lupi in Grecia, la polemica dopo le aggressioni: “Abbiattiamoli”

di Eleonora Ciaffoloni -


In Grecia cresce la preoccupazione per la presenza sempre più diffusa dei lupi, tornati ad abitare aree che avevano lasciato da oltre sessant’anni. Secondo la Ong Callisto, che da anni monitora la fauna selvatica, nel Paese sarebbero attualmente presenti circa 2.100 esemplari. Un numero significativo, che segna una vera e propria ripresa della specie, ma che allo stesso tempo alimenta tensioni con le comunità locali.

Allarme lupi in Grecia, l’espisodio e la polemica

L’episodio che ha fatto esplodere il dibattito è avvenuto su una spiaggia greca, dove una bambina di cinque anni è stata aggredita da un lupo. L’animale si è avvicinato di soppiatto, l’ha afferrata con un morso al fianco e ha tentato di trascinarla via. Solo l’intervento tempestivo di un passante, che ha lanciato pietre contro il predatore, ha permesso di mettere in salvo la piccola. La vicenda, pur conclusasi senza conseguenze fatali, ha riacceso paure e polemiche, soprattutto nelle regioni settentrionali del Paese.

Molti cittadini, in particolare agricoltori e allevatori, chiedono di poter difendere i propri territori e animali anche con l’abbattimento dei lupi, sostenendo che non rappresentino più una specie da proteggere, bensì una minaccia concreta.

A inquietare maggiormente, però, è stato il comportamento anomalo dell’esemplare coinvolto. Testimoni hanno raccontato che il lupo non si è allontanato dopo l’aggressione, ma ha continuato a seguire madre e figlia fino alla loro abitazione. “Era un animale insolitamente abituato alla presenza umana”, ha spiegato Yorgos Iliopoulos, biologo della Ong Callisto. Secondo lui, probabilmente era stato nutrito dall’uomo quando era ancora un cucciolo, perdendo così la naturale diffidenza verso le persone.

Il ritorno dei lupi in zone come il Monte Parnaso e persino nelle aree urbane, dove uno di loro è stato avvistato all’interno dell’Accademia di polizia di Amygdaleza, mostra chiaramente come la specie stia riconquistando territori. Una rinascita che, se da un lato rappresenta un successo dal punto di vista ecologico, dall’altro richiede nuove misure di gestione per garantire la convivenza tra uomini e predatori.


Torna alle notizie in home