Allerta per uragano Melissa: rischio catastrofe in tutta l’area caraibica
La tempesta di categoria 5 con venti fino a 250 km/h verso Giamaica e Cuba
È massima l’allerta per l’uragano Melissa, la tempesta tropicale che ha raggiunto la categoria 5 sulla scala Saffir-Simpson, il livello più alto. Alimentato da venti superiori ai 250 chilometri orari, l’uragano sta colpendo con forza l’America centrale e si dirige ora verso la Giamaica, dove l’impatto è previsto a breve. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha diffuso un avviso di sicurezza rivolto ai cittadini americani presenti nei Paesi lungo la traiettoria del ciclone. In un post pubblicato su X, Washington ha invitato tutti coloro che si trovano nell’area interessata a “mettersi immediatamente al riparo fino alla fine della tempesta”, avvertendo che inondazioni catastrofiche e frane sono probabili.
Melissa è l’uragano più potente mai registrato in Giamaica
Secondo i dati della Noaa, l’Agenzia statunitense per l’oceano e l’atmosfera, i venti di Melissa hanno raggiunto i 256 km/h, rendendola la tempesta più potente mai registrata in Giamaica, superando l’uragano Gilbert del 1988. Le prime stime parlano di oltre un metro di pioggia (fino a 102 centimetri), onde alte fino a quattro metri e venti distruttivi al momento dell’impatto. Il Centro nazionale per gli uragani di Kingstone ha lanciato un messaggio durissimo: “Si prevedono ingenti danni alle infrastrutture, interruzioni di corrente e comunicazione di lunga durata, oltre all’isolamento di intere comunità”. Le autorità giamaicane hanno già emesso ordini obbligatori di evacuazione nelle zone più esposte. Il primo ministro Andrew Holness, in un’intervista alla CNN, ha espresso profonda preoccupazione per la capacità delle infrastrutture di resistere alla forza dell’uragano. “Non credo che in questa regione esistano strutture in grado di reggere una tempesta di categoria 5”, ha dichiarato Holness. “Le conseguenze potrebbero essere devastanti”.
A Cuba 120 mila evacuati
Anche Cuba si prepara a subire l’impatto di Melissa. Secondo quanto riferisce il sito statale Cubadebate, decine di migliaia di persone sono già state evacuate nelle province orientali, in particolare nella zona di Santiago de Cuba, dove oltre 120 mila persone hanno lasciato le proprie case. Le autorità hanno disposto la sospensione di tutti i trasporti pubblici, inclusi treni, autobus e voli.
La traiettoria dell’uragano
Gli esperti prevedono che l’uragano toccherà terra tre volte in meno di tre giorni: prima in Giamaica, poi nella parte sud-orientale di Cuba tra martedì e mercoledì, e infine nelle Bahamas meridionali entro giovedì. In seguito, Melissa dovrebbe spostarsi verso le acque aperte del Nord Atlantico, indebolendosi progressivamente entro la fine della settimana.
Intervento ONU
L’ONU ha annunciato la partenza imminente di squadre di emergenza destinate a Cuba e Giamaica, pronte a intervenire “non appena le condizioni meteo lo consentiranno”. L’agenzia per gli aiuti umanitari ha definito l’uragano Melissa “potenzialmente catastrofico”, evidenziando la gravità della situazione umanitaria nelle aree che saranno colpite. Nel frattempo, l’uragano sta già provocando effetti devastanti su Haiti, dove si registrano almeno tre vittime e piogge torrenziali che continueranno fino a mercoledì.
Rischio di impatto anche sul Nord America
Parte dell’umidità di Melissa potrebbe inoltre essere assorbita da una tempesta in formazione sull’Atlantico, con conseguenze anche per il Nord America: gli esperti prevedono forti piogge e venti intensi tra Washington e Boston tra giovedì e venerdì. Con l’allerta per l’uragano Melissa al livello massimo, i governi di tutta l’area caraibica restano in stato di emergenza. Gli esperti avvertono che l’intensità record del fenomeno è un nuovo segnale del cambiamento climatico e dei suoi effetti sempre più estremi sulle regioni tropicali.
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