Politica

Altro che cipria, il Pd si camuffa da Cottarelli

Quasi pronte le liste dem, in campo l’uomo dei tagli, mogli e mariti, segretari dei potenti. Speranza e Furfaro paracadutati in Toscana.

di Adolfo Spezzaferro -


Quasi pronte le liste dem, in campo l’uomo dei tagli, mogli e mariti, segretari dei potenti. Speranza e Furfaro paracadutati in Toscana.

Roberto Speranza e Carlo Cottarelli: sono i due nomi da far tremare i polsi che incarnano il programma elettorale dell’ammucchiata di centrosinistra messa su dal Pd di Enrico Letta. Il peggior ministro della Salute che l’Italia ricordi, che scalpita per ripiombarci negli incubi da chiusure e restrizioni con un “fine pandemia mai” in versione autunno 2022, e Mr. Mani di forbici, prontissimo a tagliuzzare ancora welfare state, scuola e chi più ne ha più ne metta. Per non parlare poi degli amici candid+ati, delle mogli candidati, dei big nei collegi blindati. Mentre dalla base dem arriva la richiesta di essere rappresentata, a partire dai giovani, Letta non guarda in faccia a nessuno e mette al sicuro tutti quelli che contano (per lui). Per la serie, altro che primo partito – figuriamoci poi se punta a vincere le elezioni, con quel listone che va dalla sinistra anti Nato fino alla super atlantista +Europa. L’obiettivo è salvare i salvabili, farli tornare in Parlamento.

Speranza, peraltro, è paracadutato nella sicura Toscana. Con lui Marco Furfaro, ex Sel, membro della direzione dem. Sono attesi altri due nella regione nelle liste ufficiali che devono essere consegnate entro il 22 agosto. Si ritira invece il senatore Andrea Marcucci. A quanto pare Letta gli ha proposto, in quanto da più di 15 anni in Parlamento e quindi in regime di deroga un (temutissimo) collegio uninominale. Quello di casa, a Lucca, ma è appunto ad altissimo rischio. Marcucci avrebbe deciso quindi di non candidarsi: voleva il proporzionale (come tutti, del resto). Poi ci sono le “mogli di”, ossia lady Franceschini e lady Fratoianni, entrambe in cerca di candidatura ma – precisano – per meriti personali e non per familismo dem.Anche il compagno Nicola Fratoianni potrebbe candidarsi al Senato nell’uninominale Pisa-Livorno. Letta (deputato uscente del collegio di Siena) potrebbe decidere di ’traslocarè e guidare la lista del plurinominale al Senato. Per lo stesso posto, però, circolano i nomi di Susanna Camusso e Dario Franceschini I giochi comunque non sono ancora fatti. Un bel rompicapo per Enrico che non starà mai sereno.

La data chiave è domenica, quando il parlamentino dem dovrà dare l’ok alle candidature. Il problema ovviamente, oltre al Rosatellum, è il taglio dei parlamentari. La Puglia ha perso ben 22 parlamentari. Altro esempio delle difficoltà da superare, dei 13 collegi uninominali della Toscana quasi tutti sono a rischio. In Emilia-Romagna, l’altro bastione della linea dem che dovrebbe contenere l’urto del centrodestra, a Bologna fa discutere Pier Ferdinando Casini candidato nel suo seggio storico al maggioritario del Senato. Candidatura che quindi mette in bilico Gianni Cuperlo, in lizza sempre a Bologna. Così come Ilaria Cucchi, in quota Sinistra Italiana. Emma Bonino di +Europa molto probabilmente sarà candidata a Roma. Mentre in Lombardia la sopresa potrebbe arrivare sempre dagli alleati di SI, che potrebbero riproporre Pippo Civati nel proporzionale a Monza. In Campania, scontata la candidatura del dem Enzo Amendola, che dovrebbe essere capolista nel plurinominale alla Camera di Napoli. Al Senato il posto capolista in città dovrebbe toccare a Dario Franceschini, in tandem con Annamaria Furlan, prima nell’altro collegio cittadino per palazzo Madama. Il rispetto del tandem uomo-donna capilista resta comunque, in tutta Italia, una costante delle
liste del Pd.

Intanto, vista la malaparata, gli amministratori under 40 del Pd hanno scritto una lettera aperta al segretario per chiedere che la loro generazione venga adeguatamente rappresentata nelle liste elettorali. Bisogna “presentarsi agli elettori più giovani – affermano gli amministratori under 40 del Pd – con delle persone che siano l’espressione di un cambiamento e della volontà di premiare chi porta avanti da sempre un impegno in favore dei propri coetanei”.


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