Altro che squali, il vero killer è la zanzara
I "conti" dell'Oms, ecco perché l'insetto è l'animale più mortifero al mondo
Scordatevi gli squali, dimenticate pantere e coccodrilli: il killer più letale del pianeta è la zanzara. O, almeno, lo è per l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità che, come riporta la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ogni anno è responsabile della morte di più di 700mila persone. Un numero immenso, pari alla popolazione di una città di grandi dimensioni come Torino e Palermo. Che, ogni anno, scompare a causa (anche) delle zanzare.
Zanzara, il killer silenzioso
La FnomCeo ha riportato i dati Oms e, in particolare nella sua rubrica anti-fake, ha riferito che, per l’Oms, “le zanzare sono responsabili di oltre 700mila morti all’anno (più di 1 milione secondo altre stime), superando di gran lunga altri animali per letalità”. Ma non basta, citando dati Statista: “I serpenti causano circa 100mila morti all’anno, i cani circa 35mila (principalmente a causa della rabbia), le lumache circa 20mila, gli squali circa 10”. Ecco, i tanto temuti e bistrattati squali sono delle autentiche crocerossine al confronto di altri animali. Altro che killer, quello vero è la zanzara.
Ma perché?
È ovvio, la zanzara punge, succhia il sangue e trasporta virus e batteri letali. La storia ci ricorda delle epidemie di malaria, oggi per fortuna debellata, il cui vettore era, appunto, la zanzara. Oggi non va granché meglio dal momento che l’insetto “porta” in dote il contagio con virus e malattie nuove e finora inedite in Italia ed Europa come la West Nile e la Dengue. “I motivi per cui le zanzare sono un pericolo molto più significativo per la salute umana sono diversi. Innanzitutto – analizzano gli esperti – sono diffuse in quasi tutti i climi, a eccezione delle zone polari, e si riproducono con grande rapidità. Anche un piccolo specchio d’acqua stagnante può diventare un habitat ideale per la loro proliferazione. Inoltre, hanno un ciclo di vita breve, ma altamente efficace”.
Cosa fanno le zanzare in Italia
Gli analisti ripetono che “le zanzare femmine si nutrono di sangue per deporre le uova e possono pungere più ospiti nello stesso giorno, aumentando la diffusione delle malattie. Un altro fattore che le rende pericolose è che molte delle infezioni che trasmettono, come la Dengue, Zika, ma anche la stessa West Nile, non hanno cure specifiche e possono portare a gravi complicazioni”. Che rischi ci sono in Italia? Se nel nostro Paese “le zanzare non trasmettono la malaria, debellata negli anni ’50 – ricordano i medici – sono presenti specie come la zanzara tigre che può trasmettere virus come Chikungunya, Dengue e Zika e c’è West Nile trasmesso principalmente dalle zanzare del tipo Culex”.
Come evitare di essere punti
La mossa più efficace per evitare di finire nelle grinfie di qualche zanzara “killer” è la prevenzione. I medici ricordano alcuni degli accorgimenti più utili, specialmente in estate, per tentare di dribblare morsi e punture: “Per ridurre il rischio di punture e di trasmissione di malattie, l’Oms e i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitensi consigliano alcune misure di prevenzione. L’uso di repellenti per insetti contenenti Deet, icaridina o IR3535 è una delle strategie più efficaci a livello generale, con la precauzione di non usare alcun prodotto, ma solo protezioni fisiche, nei bimbi fino a 6 mesi d’età, seguendo successivamente le indicazioni specifiche per i vari repellenti”. Infine il solito, ma utilissimo, decalogo: “Indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi, specialmente all’alba e al tramonto, aiuta a ridurre il rischio di punture, è consigliabile inoltre utilizzare zanzariere sulle finestre e intorno ai letti, soprattutto nelle aree ad alto rischio. Eliminare l’acqua stagnante nei sottovasi, nei tombini e in altri contenitori all’aperto è poi essenziale per impedire la riproduzione delle zanzare”.
Torna alle notizie in home