Ambiente

Amazon, stop alle buste di plastica negli imballaggi in Italia

di Giancarlo Cartocci -


Stop alle buste di plastica per l’imballaggio dei propri prodotti all’interno della sua catena logistica in Italia entro la fine dell’anno. Lo annuncia Amazon, specificando che la misura sarà applicata anche dai partner di vendita che utilizzano il servizio di Logistica di della multinazionale americana. Dalle prossime settimane, quindi, i clienti riceveranno i prodotti all’interno di buste flessibili in carta e cartone più facilmente riciclabili nel sistema di raccolta differenziata in tutta Italia, realizzate con quantità maggiori di materiali riciclati e capaci di ridurre il volume delle spedizioni. Amazon sta anche aumentando il numero di prodotti in vendita che possono essere spediti nella loro confezione originale fornita dal produttore, con la sola aggiunta dell’etichetta dell’indirizzo.

“Abbiamo apportato dei cambiamenti all’interno della nostra rete di fornitori che ci permettono di eliminare le buste di plastica monouso per le consegne in Italia dei prodotti venduti da Amazon e dai partner che utilizzano Logistica di Amazon”, ha dichiarato “I clienti stanno già ricevendo un numero maggiore di consegne in imballaggi di carta e cartone facilmente riciclabili – ha spiegato Mariangela Marseglia, VP e Country Manager Italia e Spagna- e continueremo a innovare e a trovare modalità per usare imballaggi più sostenibili”.

Dal 2015, Amazon ha ridotto il peso degli imballaggi in uscita del 36% per ogni spedizione – fa sapere l’azienda – e ha eliminato oltre un milione di tonnellate di materiale da imballaggio, l’equivalente di due miliardi di scatole per le spedizioni.

I programmi che si focalizzano sull’ottimizzazione degli imballaggi di Amazon incoraggiano i partner di vendita a confezionare i loro prodotti in imballaggi facili da aprire, riciclabili al 100% e pronti per la spedizione ai clienti senza ulteriori aggiunte di imballaggio da parte di Amazon. L’azienda testa gli imballaggi in un laboratorio dedicato e all’avanguardia e nei centri di distribuzione di tutto il mondo per identificare i passi specifici che i produttori possono compiere per migliorare i loro imballaggi e garantire che i prodotti siano protetti fino alla porta di casa del cliente.

Per quanto riguarda le politiche green dell’azienda uno studio di Oliver Wyman e di Logistic Advisory Experts (LAE), uno spin-off dell’Istituto di Supply Chain Management dell’Università di St Gallen, ha evidenziato come l’e-commerce, incluso il processo di reso, provochi tra 1,5 e 2,9 volte meno emissioni di gas serra rispetto alla vendita al dettaglio. Allo stesso tempo, l’e-commerce risparmia da quattro a nove volte il traffico generato, con le consegne ai clienti che rappresentano solo lo 0,5% del traffico totale nelle aree urbane.


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