“Amore per tutti, odio per nessuno”: benvenuti a Jalsa Salana 2025
Esistono diverse realtà nell’universo religioso mondiale che molti di noi nemmeno immaginano. Purtroppo anche in negativo, con storie terribili di persecuzione solo per un credo o una scuola di pensiero. A sud ovest di Londra, dalle parti di Alton (Hampshire), si è tenuto nei giorni scorsi il più grande raduno islamico pacifico del Regno Unito con oltre 46.000 persone da più di 100 Paesi. In un’epoca in cui il dibattito pubblico sull’Islam è spesso dominato da stereotipi o notizie di conflitto, nel cuore della campagna inglese, si è svolto un evento di pace, preghiera e amicizia. La Jalsa Salana, convegno internazionale annuale organizzato dalla Comunità Ahmadiyya (o Ahmadi), movimento islamico che ha come motto universale “Amore per tutti, odio per nessuno”.
Messia promesso riformatore
Per tre giorni migliaia di volontari hanno accolto, fornito pasti, assistenza sanitaria e traduzione. Per finire con la cerimonia del baiʿat, patto collettivo di fedeltà e impegno per la pace, che ha visto migliaia di fedeli uniti mano nella mano in un simbolico gesto di fratellanza universale. “Jalsa”, in urdu, significa “convegno” e “Salana” – “annuale”. Obiettivo: farsi conoscere e favorire incontri e dialogo. Per questa ragione è aperto anche ad esterni. Diversi leader religiosi e Sua Maestà Re Carlo hanno inviato messaggi di sostegno. Tutto nasce dal fondatore, Mirza Ghulam Ahmad. Nato nel 1835, proclama nel 1889 a Qadian nel Punjab (indiano) di essere il Messia promesso e il riformatore dell’epoca per diffondere l’insegnamento del Profeta Maometto. Per essere subito chiari – su questo punto nascono molte delle dispute con gli altri musulmani, che hanno portato a vere e proprie persecuzioni in Pakistan, Bangladesh e India – egli non porta un nuovo insegnamento, anche se scrive più di 90 libri. Messaggio centrale: ravvicinamento a Dio e convivenza pacifica tra le persone: «Se il vostro vicino è cristiano e la sua casa prende fuoco e voi non correte a spegnere l’incendio, non mi appartenete». Altro principio fondamentale: la Jihad si fa con la parola (argomenti), non con la spada.
Jalsa Salana = convegno annuale
Il primo Jalsa Salana si tenne in Qadian (India) nel 1891. Dopo la morte del fondatore nel 1908, fu eletto come primo Califfo Hakim Nuruddin, un medico e studioso del Corano. Dopo la sua morte il secondo successore fu Mirza Bashir uddin Mahmood Ahmad, figlio del fondatore, ma non per un passaggio ereditario, bensì tramite un’elezione da parte di un collegio di persone scelte della Comunità. Una specie di conclave per intenderci. Quest’ultimo fondò Lajna Imaillah, la sezione donne nel 1922, in quanto convinto del loro ruolo fondamentale nella società. Nel 1924 intraprende un viaggio in Europa con prima tappa in Italia dove, tra altre cose, incontrò a Roma Benito Mussolini. In seguito pose la prima pietra per la costruzione della prima Moschea a Londra (Fazl). Ebbe un ruolo determinante nella creazione dello Stato del Pakistan dopo l’indipendenza dall’impero britannico nel 1947. Trasferisce la Comunità da Qadiana in Pakistan dove viene fondata la cittadina di Rabwah.
Gli altri Califfi
Venuto a mancare nel 1965, fu sostituito da – terzo Califfo – Mirza Nasir Ahmad, che intraprese viaggi importanti in Africa e in Europa. Ideatore del motto “Amore per tutti. Odio per nessuno” e di diverse iniziative umanitarie in Africa (ospedali, scuole e non solo). Dopo la sua morte, nel 1982, gli successe Mirza Tahir Ahmad come quarto Califfo. Laureato presso la scuola di studi orientali a Londra, era non solo studioso ma anche profondo conoscitore della geopolitica mondiale. Scrisse vari libri sulla situazione globale dell’epoca. Nel 1984 si trasferisce a Londra e crea il canale satellitare MTA, oltre alla Fondazione di Humanity First, Onlus attiva a tutt’oggi in iniziative umanitarie in tutto il mondo. Nel 2003, dopo la morte del quarto Califfo, arriviamo all’elezione dell’attuale, Mirza Masroor Ahmad. Egli tiene diversi discorsi ai Parlamenti di vari Paesi del mondo, dove sottolinea la necessità di una convivenza pacifica tra i popoli e avverte delle conseguenze in assenza di questi principi. Istituisce il Symposio sulla Pace (annuale) e l’Ahmadiyya Muslim Peace price. Quest’anno il premio è andato all’italiano Nicolò Govoni, fondatore, presidente e amministratore delegato della Ong “Still I Rise”. Nel 2010 intraprende una visita di 10 giorni in Italia. Tra le visite, quella a Torino per l’ostensione della sacra Sindone, accolto da Monsignor Giberti, il direttore col suo staff. Continua lo sforzo per la pace e giustizia nel mondo come i suoi predecessori.
Ahmadiyya nella storia
Fra i personaggi più rilevanti appartenenti alla Comunità possiamo elencare Choudry Mohammad Zafrullah Khan. Figura chiave nella creazione dello Stato del Pakistan, primo ministro degli Esteri nominato da Mohammad Ali Jinnah, fondatore del Paese indipendente. Ha guidato la delegazione pakistana presso le Nazioni Unite, dove pronunciò un discorso storico a favore della Palestina. Ed è diventato presidente della Corte internazionale di giustizia. O ancora il professore dottor Abdus Salam, primo musulmano (e pakistano) a vincere il premio Nobel per la fisica, nel 1979. Tra le altre cose fondatore dell’ICTP (Istituto di ricerca sulla fisica teorica) di Trieste. Oggi Salam Institute on theoretical Physics. Infine come non menzionare Atif Mian, riconosciuto tra i 25 giovani che avranno un impatto sull’economia mondiale. Attualmente insegna nell’Università di Princeton.
Torna alle notizie in home