Esteri

Ancora proteste nelle università americane

di Lino Sasso -

Proteste università Usa


Non è bastato il fine settimana per far rallentare le proteste nelle università americane. Anche nel week end si sono registrate nuove manifestazioni e ulteriori arresti nei campus statunitensi. All’Università della California a Los Angeles, dove da una settimana è presente un accampamento di tende organizzato dagli studenti, si sono registrati scontri tra manifestanti filo-israeliani e filo-palestinesi. La Casa Bianca domenica ha ribadito la necessità che le proteste filo-palestinesi restino pacifiche, dopo l’ennesimo intervento della polizia che ha portato all’arresto di circa 275 persone in quattro campus durante il fine settimana. “Rispettiamo certamente il diritto alle proteste pacifiche”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby al programma “This Week” della ABC. Ma, ha aggiunto, “condanniamo assolutamente il linguaggio antisemita e certamente condanniamo tutti i discorsi di odio e le minacce di violenza”. Dopo le prime manifestazioni andate in scena presso la Columbia University di New York, la protesta si è diffusa rapidamente in tutto il Paese. Se in molti campus le proteste hanno assunto toni più pacati, altrove le forze dell’ordine sono dovute intervenire in tenuta antisommossa, con tanto di irritanti chimici e taser. Resta il fatto che il numero dei manifestanti arrestati è in rapido aumento e tra i fermati alla Washington University c’era anche la candidata presidenziale del Partito Verde Jill Stein, che ha incolpato la polizia per le tattiche aggressive che, secondo lei, hanno provocato il tipo di problemi che avrebbero dovuto sedare. “Si tratta di liberta’ di parola… su una questione molto critica”, ha detto alla Cnn poco prima del suo arresto sabato. A Yale, invece, sempre nella giornata di domenica, i manifestanti hanno allestito un nuovo accampamento dopo che un precedente sito era stato smantellato dalla polizia giorni prima, quando decine di persone erano state arrestate e accusate di violazione di domicilio. Con gli esami finali in arrivo nelle prossime settimane, alcuni campus, incluso il campus Humboldt della California State Polytechnic University, hanno chiuso e hanno chiesto agli studenti di completare le lezioni online. Gli attivisti dietro le proteste nei campus – non tutti studenti – chiedono un cessate il fuoco nella guerra di Israele contro Hamas e vogliono che le universita’ rompano i legami con Israele.


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