Attualità

Anno nuovo, vita nuova

di Francesco Certo -


Scuola, esercizi commerciali, alberghi, palestre, l’Italia ha nuove regole da rispettare

Inizio di settimana decisamente complicato per il Paese diviso tra riaperture delle scuole, zone gialle e regole del super green pass. Le campanelle delle scuole sono tornate a suonare, anche se in molti istituti le classi riapriranno con fatica, visto l’esplodere dei contagi che ha colpito anche personale docente e non docente. Il rischio è sempre quello del contagio, che potrebbe portare in poco tempo di nuovo alla Dad. Troppo contagioso Omicron per riuscire a tenerlo fuori dagli istituti scolastici. Ma la settimana è iniziata anche con le nuove regole legate al super green pass, che dovrà essere verificato agli ingressi di bar, ristoranti, alberghi, piscine, nonché su bus, treni, aerei e navi. Tante le regole da applicare ecco come l’Italia si è svegliata questo lunedì. Zona GIALLA – L’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza prevede il passaggio in zona gialla per Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Valle d’Aosta. Le 4 regioni, in base ai dati del monitoraggio settimanale esaminati in cabina di regia, si aggiungono agli altri territori già in questa fascia di colore. Prorogata, per 15 giorni, la permanenza in zona gialla del Friuli Venezia Giulia e della Calabria. SUPER GREEN PASS – Il Super green pass (che si può ottenere con il completamento del ciclo vaccinale e la guarigione) fino alla cessazione dello stato di emergenza viene esteso alle seguenti attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturali, sociali e ricreativi per le attività all’aperto. Inoltre il Green pass rafforzato è necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Un’ordinanza emanata dal ministero della Salute, su proposta del ministero dei Trasporti, prevede “per i soli motivi di salute e di studio l’accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento da e per isole minori con Green pass base e non rafforzato fino al 10 febbraio”. Dose BOOSTER – Da oggi poi scatta l’avvio delle somministrazioni dei richiami dei vaccini anti Covid (booster) con un intervallo ridotto a 4 mesi dalla seconda dose. La raccomandazione della dose booster, si legge in una circolare del ministero della Salute, è stata estesa a tutti i soggetti della fascia di età 12-15 anni, nell’ambito della campagna di vaccinazione: “E’ raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo (booster) di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso” e “con le stesse tempistiche previste per i soggetti a partire dai 16 anni di età”. SCUOLA – Oggi inoltre è la giornata del rientro a scuola dopo le festività natalizie. “La scuola è pronta, l’ha spiegato bene il commissario Figliuolo e tutti quelli che già da venerdì sono tornati in classe. Sicuramente siamo preoccupati, come tutti – ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervenendo al Tg3 – Però abbiamo fatto un disposto come governo, approvato all’unanimità, che dà anche delle regole chiare per quelle situazioni precise e puntuali che richiedono anche la distanza”. La scelta della Campania? “Sbagliata e illegittima” – ha risposto, commentando l’ordinanza sulla scuola del governatore Vincenzo De Luca che prevede lo stop alle lezioni in presenza per infanzia, primaria e media fino al 29 gennaio. “I nostri tecnici stanno trovando il modo di impugnare questa norma”. Test gratuiti per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che siano risultati ‘contatti’ di un alunno positivo. Lo prevede una circolare del commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, spiegando che la famiglia, una volta informata, procederà a informare il medico di famiglia, il quale, “ove ritenuto necessario, procederà a effettuare autonomamente il tampone ovvero a rilasciare idonea prescrizione medica per l’effettuazione del test gratuito” in farmacia o nelle strutture che aderiscono al protocollo d’intesa.


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