Cultura & Spettacolo

Antonino con “Roma d’estate” pronto a scalare le hit musicali

di Nicola Santini -


S’intitola “Roma d’estate” il nuovo singolo di Antonino, distribuito da Universal Music Italia, che, uscito lo venerdì 26 maggio in radio e in digitale, sta già ottenendo un meritato successo. ‘Roma d’estate’ è un brano mid tempo a due anime, una chitarra gitana accompagna Antonino dalle strofe per poi esplodere nel ritornello con un mix di indie e suoni mediterranei regalandoci un reef di forte impatto. Una voce potente, un timbro romantico, prodotto da Luca Mattioni e scritto dallo stesso Antonino con Luca D’Aversa e Marta Venturini. «Il mio precedente singolo “Comunque sia” è stato il primo capitolo del mio nuovo percorso musicale – racconta Antonino.Ho aperto il nuovo anno cantando l’amore con una canzone in cui ho spiegato il mio personale punto di vista sull’amore, seppur totale a tratti idilliaco, ma vero e sincero. Il secondo capitolo è “Roma d’estate”, un luogo immaginario, una sorta di presa di coscienza, un limbo in cui ti accorgi che in una relazione tutto ciò sembrava solido diventa superficiale, prendi una posizione netta, impari per forza di cose a guardare avanti. “Roma d’estate” è la mia ribellione, il momento in cui si impara a dire “No Grazie” l’attimo esatto in cui si smette di pensare a “Noi”, al plurale, ma si diventa Tu e Io, due perfetti estranei. E quindi “A te i Diamanti …A me due passi e guardo avanti”. Ho cominciato a scrivere “Roma d’estate” in pieno Lockdown quando di Roma potevo solo immaginare come fossero i tramonti e le strade deserte, svuotate dei sentimenti proprio come me in quel momento. Nella scrittura al mio fianco due brillanti e talentuosi autori romani, Luca D’Aversa e Marta Venturini che tra una video call e l’altra mi hanno affiancato nella rifinitura di questo brano per me preziosissimo. Ho affidato la produzione di “Roma d’estate” a Luca Mattioni, lo stesso produttore che ho scelto per “Nottetempo” il mio album del 2016. Luca Mattioni ha colto lo spirito di questa canzone ha saputo immaginare e vestire questo brano con un sapore gitano e con l’attenzione e il tatto di chi conosce questo lavoro a fondo». Reduce dall’ottimo riscontro ottenuto all’ultima edizione del programma di Raiuno “Tale e quale show”, dove ha conquistato il primo posto tra i concorrenti in gara e l’altrettanto soddisfacente risultato per il singolo “Comunque sia” scritto da Giovanni Caccamo, in attesa di partire con la tournée che lo vedrà impegnato per tutta l’estate, si racconta a L’Identità.
Antonino, come nasce “Roma D’estate”?
“Roma D’estate” nasce a cavallo del primo lockdown in un momento in cui potevo solo immaginare come fossa Roma svuotata dal traffico , dalla gente e dai sentimenti che in quel periodo erano per tutti molto contrastanti. Tra un videochiamata e un disco di Mannarino mi venne in mente il riff “A Te i diamanti…a me due passi e guardo avanti” e lo trovai subito così personale da portare avanti la produzione. Un brano a cui tengo moltissimo.
Quanto traspare della tua personalità in questo nuovo disco?
Questo nuovo inedito mi somiglia tantissimo. Dalle sonorità mediterranee al mondo indie, dalla vocalità incentrata sul testo alla melodia schietta e diretta. Un nuovo aspetto inedito delle mie produzioni sicuramente.
Da “Amici” a “Tale e quale Show”. Tra tutti i progetti che ti hanno visto protagonista, di quale vai maggiormente fiero?
Ogni passo della mia carriera ha sicuramente un peso e una soddisfazione. Probabilmente il premio che più mi ha emozionato e’ stato ricevere a sorpresa il “Premio Mia Martini” 2022. Un momento che mi ha toccato profondamente e di cui vado fiero.
Questo singolo, all’interno del tuo percorso, che tipo di step rappresenta?
“Roma D’estate“ e’ il secondo step di questo mio ritorno musicale. Lo definirei lo step della consapevolezza. Ritorno come cantautore e scrivo e interpreto un brano che parla di una forte presa di posizione ma lo fa con un’aria leggera risoluta e mediterranea.
In futuro quali altri traguardi ti piacerebbe raggiungere?
Siamo esseri umani in continua evoluzione in questo mestiere, dopo 18 anni, penso che la cosa fondamentale sia fare musica che abbia una credibilità e identità. Il Festival di Sanremo, di sicuro, rimane una delle tappe fondamentali che mi piacerebbe raggiungere.


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