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Aoshima, l’isola giapponese con più gatti che persone

di Martina Melli -


Sull’isola giapponese di Aoshima vivono più gatti che persone.
Un tempo fiorente comunità di pescatori, Aoshima (chiamata anche Kyattoshima) è stata gradualmente abbandonata perché molti giovani si sono trasferiti verso le tentacolari città della terraferma in cerca di migliori opportunità lavorative.
I gatti sono stati introdotti sull’isola negli anni ’40 del novecento per allontanare i topi dal villaggio dei pescatori e dalle barche.
Oggi oltre 120 gatti condividono l’isola, lunga appena un chilometro, con circa 20 esseri umani di età compresa tra i 50 e gli 80 anni.
Nel secondo dopo guerra Aoshima ospitava 900 persone, di cui oggi l’unica prova sono gli edifici abbandonati e tutti questi gatti trapiantati.
Nonostante l’immensa colonia felina sia una popolare attrazione turistica, le autorità locali stanno cercando di tutelare gli esemplari tenendo il loro numero sotto controllo.
Alcuni veterinari infatti visitano regolarmente i felini per controllare il loro stato di salute e la loro attività riproduttiva.
Ciò che sorprende è che Aoshima è solo una tra le isole feline presenti in Giappone.
Nel 2016 ce n’erano ben 11, con Aoshima che era tra le più grandi.
Questo è probabilmente il motivo per cui è stata anche sito di un programma governativo per castrare e sterilizzare la popolazione felina dal febbraio 2018.
I gatti oggi vagano liberamente dove vogliono, a volte disturbando la gente del posto che deve cacciarli dalle case e dai giardini.
In realtà, anche se convivere con più di 100 gatti testardi a volte può essere difficile (basta immaginare i miagolamenti e le azzuffate notturne) i residenti sono molto più preoccupati dalla folla di turisti che inondano l’isola e che si aspettano di trovare un parco divertimenti con varie attrazioni a tema felino.


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