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Attacchi dell’Iran, danni all’ambasciata Usa a Tel Aviv (VIDEO)

I danni all'ambasciata Usa a Tel Aviv: si fa più pesante la potenza esplosiva dei balistici iraniani

di Dave Hill Cirio -


“Finestre rotti, vetri in frantumi”: l’ambasciatore statunitense in Israele, Mike Huckabee, ha reso noto che la sede dell’ambasciata statunitense a Tel Aviv ha subito danni a causa degli attacchi dell’Iran per una raffica di missili che hanno colpito la zona nelle prime ore di oggi. “Alcuni danni minori dovuti alle scosse causate dai missili iraniani che hanno colpito la sede dell’ambasciata a Tel Aviv, ma nessun ferito tra il personale statunitense”, ha scritto su X.

Gli attacchi dell’Iran a Tel Aviv

L’episodio, la violenza dell’attacco arrivato a danneggiare l’ambasciata Usa, sembra confermare le valutazioni degli analisti di vicende militari circolate nella giornata di ieri che stimano una potenza esplosiva maggiore nei più recenti balistici iraniani precipitati su Tel Aviv. Gli Stati Uniti controllano in Israele, oltre all’ambasciata a Tel Aviv, diverse strutture diplomatiche e consolari, tra cui il consolato a Gerusalemme e altre sedi consolari nel quartiere Arnona di Gerusalemme. In tutte le strutture operano oltre 1500 cittadini Usa, circa 960 persone a Tel Aviv e meno di 600 a Gerusalemme.

La sicurezza Usa in Israele

Per la tutela dagli attacchi iraniani, le strutture diplomatiche americane sono fortemente protette con misure di sicurezza avanzate e sono rigorosamente osservate misure particolari, a partire da quella adottata da tempo di utilizzare immobili che sorgano a più di 100 metri dalle strade adiacenti per prevenire attacchi con veicoli esplosivi.

I protocolli per scampare agli attacchi dell’Iran

In termini di protocolli di sicurezza per cittadini americani e personale statale in servizio in Israele, sono state adottate misure di evacuazione ordinata e riduzione del personale non essenziale nelle ambasciate e consolati, per ridurre i rischi in caso di ulteriore violenta escalation. Il personale è stato invitato a seguire le indicazioni del Dipartimento di Stato, che include il trasferimento in luoghi sicuri in occasione di ogni allerta, anche in strutture sotterranee, e l’adozione di comportamenti di sicurezza personale a partire dal divieto di abbandonare le strutture diplomatiche se non in caso di occasioni strettamente disposte dall’ambasciatore in persona.


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