Chi è Ryan Routh, l’attentatore di Donald Trump: il passato e la guerra in Ucraina
Il direttore del Secret Service, Ronald Rowe, è al lavoro all’indomani del nuovo tentato assassinio dell’ex presidente Donald Trump a Palm Beach. Rowe è direttore facente funzioni del corpo preposto alla tutela di presidenti, ex presidenti e candidati alla Casa Bianca dalla fine di luglio, dopo le dimissioni di Kimberly Cheatle, la prima donna a capo dell’agenzia del governo federale finita nella bufera per l’attacco al tycoon del 13 luglio scorso durante un comizio in Pennsylvania. Secondo quanto riferito dalla Cnn, il direttore rimarrà per un tempo “ancora da definire” in Florida per seguire da vicino le indagini. Incontrerà i vertici delle forze di sicurezza locali e farà un sopralluogo sul campo da golf dove era appostato il potenziale tiratore, Ryan Routh, 58enne del North Carolina.
La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha dichiarato di essere “turbata” e di condannare la “violenza politica”. In una nota rilasciata dalla Casa Bianca, Harris ha detto di essere “grata che l’ex presidente Trump sia al sicuro” e si è congratulata “con il Secret service statunitense e i partner delle forze dell’ordine per la loro vigilanza”. La vicepresidente ha quindi aggiunto che, “come ha affermato il presidente Biden, la nostra Amministrazione garantirà che il secret Service abbia tutte le risorse, le capacità e le misure di protezione necessarie per svolgere la loro missione critica”.
A lei si è unito Joe Biden. “Sono sollevato che l’ex presidente sia illeso. C’è un’indagine attiva su questo incidente mentre le forze dell’ordine raccolgono maggiori dettagli su quanto accaduto”. Biden ha spiegato di aver incaricato il suo team “di continuare a garantire che il Secret Service abbia tutte le risorse, le capacità e le misure di protezione necessarie per garantire la continua sicurezza dell’ex Presidente”.
“La gente merita la verità”. Così il governatore della Florida Ron DeSantis, repubblicano, ha annunciato che lo Stato aprirà una propria indagine sul presunto tentato omicidio del leader del Gop. Le persone, secondo lui “meritano di sapere la verità sul potenziale assassino” e su come sia riuscito ad arrivare “a 500 metri” dal suo obiettivo.
I co-responsabili della campagna di Donald Trump, Chris LaCivita e Susie Wiles, hanno affermato che “un mostro malvagio ha tentato di togliere la vita al presidente Trump” per la seconda volta in due mesi. “Non è una questione che prendiamo alla leggera”, hanno proseguito nel promemoria.
A tutti è stato rivolto un invito a “restare vigili” e a “mantenere un livello costante di consapevolezza della situazione”. In una nota si legge che “mentre entriamo negli ultimi 50 giorni della campagna del presidente Trump, dobbiamo ricordare che lavorando insieme come un’unica squadra saremo in grado di salvare l’America da coloro che cercano di distruggerla”.
Ryan Routh, l’uomo in custodia dell’Fbi con il sospetto di aver voluto sparare al magnate, quando aveva 36 anni, nel 2002, era stato arrestato dopo essersi barricato all’interno di un edificio commerciale con una mitragliatrice. Nella sua fedina penale, confermata dai registri del tribunale di Greensboro, figurano anche condanne per aver nascosto un’arma, per possesso di beni rubati e per omissione di soccorso. Complessivamente sono oltre cento i reati contestati a Routh in Carolina del Nord.
L’anno scorso il fermato aveva dichiarato alla rivista Semafor di essere stato direttore di un gruppo chiamato “International Volunteer Center”, nell’ambito dei suoi tentativi di sostenere l’Ucraina nella guerra in corso con la Russia. Aveva più volte chiesto, inoltre, di rafforzare le difese di Taiwan contro la Cina e sperava di creare una legione straniera per proteggerla. Su un sito web denominato “Taiwan Foreign Legion”, viene identificato come “coordinatore del Centro di volontariato internazionale”. Il gruppo sostiene di avere come obiettivo quello di “reclutare ex militari e civili da tutto il mondo” disposti a difendere Taipei in caso di conflitto con Pechino.